Vaccini, Landini: “No ai condoni, vaccinare i lavoratori invece di licenziarli”

L'intervento del segretario della Cgil

Foto Donato Fasano - LaPresse in foto Maurizio Landini

MILANO – “Entro l’estate i lavoratori vanno vaccinati, non licenziati. È un errore da correggere quello del governo, mentre è del tutto sbagliata la scelta politica di un nuovo condono fiscale: un’offesa a chi paga sempre le tasse”. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista a Repubblica. A Landini non convince “la decisione” da parte del governo Draghi “di inserire in un decreto per sostenere l’economia, in questo drammatico momento, un nuovo condono fiscale. Che, come è evidente a tutti, non c’entra nulla con il lavoro, la povertà, l’emergenza. Anzi, è un modo di offendere chi le tasse le paga sempre anche per garantire, non dimentichiamolo, i diritti e i servizi a chi le tasse, invece, le evade. Pessima scelta”.

“Tra l’altro – aggiunge Salvini – il condono del governo Conte I, quello Lega-M5S, arrivava fino a mille euro di sanzioni, questo del governo Draghi addirittura innalza il livello fino a 5 mila euro e la cancellazione delle cartelle vale sia per le persone fisiche sia per altri soggetti, senza alcun richiamo all’Isee. Qui ci vedo una netta contraddizione con le affermazioni contenute nel discors programmatico del presidente Draghi. Dove era forte il richiamo alla dimensione europea e alla volontà di una riforma complessiva del sistema fiscale, fondato sulla lotta all’evasione, sulla rimodulazione dell’Irpef e sul rafforzamento del principio della progressività nella tassazione. Il condono – chiarisce – non c’entra nulla con tutto questo e rischia di indebolire il profilo europeo dell’esecutivo”.

(LaPresse)

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