Venezuela, Guaidò mette in guardia Maduro riguardo alle elezioni

Per il leader dell'opposizione venezuelana, Juan Guaidò, un tentativo del presidente Nicolas Maduro di condurre elezioni parlamentari anticipate porterà a una "disastro" per il governo

TOPSHOT - Venezuela's National Assembly head Juan Guaido declares himself the country's "acting president" during a mass opposition rally against leader Nicolas Maduro, on the anniversary of a 1958 uprising that overthrew military dictatorship in Caracas on January 23, 2019. - Moments earlier, the loyalist-dominated Supreme Court ordered a criminal investigation of the opposition-controlled legislature. "I swear to formally assume the national executive powers as acting president of Venezuela to end the usurpation, (install) a transitional government and hold free elections," said Guaido as thousands of supporters cheered. (Photo by Federico PARRA / AFP)

CARACAS (LaPresse/AFP) – Per il leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaidò, un tentativo del presidente Nicolas Maduro di condurre elezioni parlamentari anticipate porterà a una “disastro” per il governo. Le elezioni per rinnovare l’Assemblea nazionale. Unico ramo del governo a essere controllato dall’opposizione. Sono fissate per il dicembre 2020. L’Assemblea costituente, creata dal governo di Maduro e dotata di poteri straordinari. Che sovrastano quelli dell’Assemblea nazionale. Ha aperto alla possibilità di ordinare elezioni anticipate. Questo potrebbe minare la permanenza dell’Assemblea nazionale nelle mani dell’opposizione. E la speranza di Guaidò di diventare il prossimo presidente legittimo.

Le dure parole di Guaidò

“Che cosa accadrebbe se il regime osasse – e potrebbe farlo – portare avanti un’irregolare convocazione di elezioni senza alcuna condizione?. Ciò porterebbe a contraddizioni, isolamento, al disastro”, ha detto Guaidò. Che a gennaio infatti si era autoproclamato presidente. Appoggiato da Usa e decine di altre nazioni. Lunedì il presidente dell’Assemblea costituente, Diosdado Cabello, la figura più potente dopo Maduro al potere in Venezuela. Ha ammesso che la mossa è un “contrattacco”. Dopo che gli Usa hanno aumentato le sanzioni nei confronti del governo. Intanto, i negoziati tra governo e opposizione infatti mediati dalla Norvegia appaiono in stallo. Sulla richiesta di dimissioni di Maduro fatta dai delegati di Guaidò.

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