Viminale, censimento e sgomberi. Addio centri sociali

Roma – Una stretta sugli sgomberi è stata disposta dal Viminale che dà il via in tutte le province italiane a un “censimento” di quanti occupano immobili in modo abusivo da portare a termine con la “massima rapidità”.

Il giro di vite andrà a colpire anche centri sociali occupati ed edifici abbandonati

A tutela di soggetti fragili e dei minori, però, la circolare diffusa ai prefetti a firma del capo di gabinetto Piantedosi, dispone specifici interventi a carico dei Servizi sociali dei Comuni, previo accertamento che non ci sia alcuna possibilità di garantire il sostegno attraverso parenti o altre strutture.

Restrittivi i parametri per rientrare nell’alveo dell’assistenza pubblica 

In ogni caso, accertamenti da farsi soltanto in un secondo momento rispetto allo sgombero. Per quanti non si trovano in situazioni di fragilità la circolare invece dispone “forme più generali di assistenza nell’immediatezza dell’evento”.

Il fine è garantire la proprietà privata e tutelare la sicurezza sul territorio

Il Viminale terrà entro fine settembre un primo punto sullo stato delle iniziative avviate. La misura si affianca a quella annunciata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Dal 5 settembre in 12 città italiane, da Milano a Catania, inizierà la sperimentazione del taser, la pistola elettrica non letale per poliziotti e carabinieri. Secondo il vicepremier, “aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro“.

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