Virus cinese, Difesa: “Rientrati in patria gli italiani bloccati a Wuhan”

Il velivolo KC767, predisposto dal Ministero della Difesa è decollato questa notte da Wuhan alle 21.43 italiane ed è atterrato questa mattina alle 10 circa

(AP Photo/Andrew Medichini)

ROMA – Il velivolo KC767, predisposto dal Ministero della Difesa è decollato questa notte da Wuhan alle 21.43 italiane ed è atterrato questa mattina alle 10 circa a Pratica di Mare, per l’evacuazione dei cittadini italiani bloccati in Cina a seguito della crisi sanitaria.

Il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, per il tramite dell’Unità di Crisi della Farnesina, in stretto coordinamento con il Ministero della Difesa e della Salute, hanno messo a disposizione un volo, coordinato dal Comando Operativo di Vertice Interforze, per rimpatriare i cittadini italiani bloccati a Wuhan, la città cinese maggiormente coinvolta dal nuovo coronavirus.

Il rientro

La Difesa, oltre a dare in supporto il vettore aereo ed il personale medico specializzato dell’ Esercito e dell’Aeronautica Militare, ha predisposto il necessario sostegno all’operazione grazie all’utilizzo dell’Aeroporto di Pratica di Mare come Entry Point, dove in breve tempo, sono state predisposte tutte le strutture logistiche necessarie alle operazioni di sbarco e al controllo sanitario dei passeggeri in totale sicurezza, rischierando presso l’aeroporto militare anche il Team specializzato per la decontaminazione del personale e del velivolo.

I passeggeri dopo i controlli sanitari, presso le strutture campali di biocontenimento, messe a disposizione dal 3° Stormo di Villafranca, grazie alla viabilità assicurata dall’Arma dei Carabinieri, sono stati poi trasferiti in una idonea struttura messa a disposizione dall’Esercito, situata all’interno della “città militare” della Cecchignola alla periferia sud di Roma, per la necessaria sorveglianza sanitaria.

LaPresse

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