Virus cinese, Pechino vieta commercio degli animali selvatici

Il ministero dell'Agricoltura cinese ha vietato il commercio di animali selvatici come misura per evitare l'espansione del coronavirus la cui epidemia potrebbe essere partita nel mercato del pesce di Wuhan.

(AP Photo/Mark Schiefelbein)

PECHINO – Il ministero dell’Agricoltura cinese ha vietato il commercio di animali selvatici come misura per evitare l’espansione del coronavirus la cui epidemia potrebbe essere partita nel mercato del pesce di Wuhan. Le autorità locali “rafforzeranno le ispezioni, indagheranno e puniranno severamente coloro che violeranno le disposizioni del presente annuncio”, si leggi il divieto emesso da tre agenzie governative.  Nessun animale selvatico può essere trasportato o venduto in alcun mercato o online, secondo l’ordinanza statale. I trasgressori verranno spediti ai servizi di sicurezza e le loro proprietà saranno chiuse e sigillate. I centri di riproduzione legale verranno messi in quarantena. Il divieto continuerà fino a quando “la situazione epidemica non sarà risolta a livello nazionale”.

LaPresse

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