Voti falsi alle Regionali del 2020, a processo la consigliera Iodice

Maria Luigia Iodice
Maria Luigia Iodice

CASERTA – Tredici: è il numero di schede elettorali che, secondo la Procura di Napoli Nord, Maria Luigia Iodice, con l’aiuto di altre persone (al momento non identificate), avrebbe alterato in occasione delle Regionali del 20 e 21 settembre 2020. In che modo? Avrebbe dato direttive ai suoi presunti complici tese a far aggiungere ad alcuni voti già espressi il nominativo ‘Iodice’, tracciato, sostengono gli inquirenti, dalla stessa mano e con matite non regolamentari (diverse rispetto a quelle che il presidente di seggio fornisce all’elettore). Le 13 schede incriminate sono tra quelle che vennero usate presso la sezione numero 9 del Comune di San Cipriano d’Aversa.

La svolta giudiziaria

A distanza di quasi tre anni da quelle urne, che assegnarono alla marcianisana Iodice uno scranno (in quota Noi Campani) nel consiglio regionale, nelle scorse ore si è registrata un’importante svolta giudiziaria. Quale? Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta sulle 13 schede sanciprianesi ‘anomale’, ha chiesto il rinvio a giudizio della Iodice. A decidere se dare il via o meno al processo sarà il giudice Raffaele Coppola: l’udienza preliminare per la consigliera regionale, assistita dai legali Ida Sagnelli e Giacomo Papa, prenderà il via a fine giugno.
Se la Procura di Napoli Nord, diretta da Maria Antonietta Troncone, si è messa al lavoro per far luce sulle votazioni del 2020 è grazie ai dati che emersero durante l’esame, da parte della giustizia amministrativa, del ricorso che aveva presentato Agostino ‘Steve’ Stellato (nel tondo), ex assessore di Bellona e candidato alla Regione nella stessa lista della Iodice (formazione messa in piedi da Luigi Bosco, ora migrato in Azione, e Clemente Mastella, sindaco di Benevento).

Il retroscena

Stellato, rappresentato dagli avvocati Francesco Parente e Renato Labriola, si era visto strappare il seggio dalla Iodice per pochi voti. E così, ritenendo che il conteggio delle preferenze ottenute dai candidati della lista Noi Campani era stato caratterizzato da errori, decise di avviare l’iter per ottenere il riconteggio (controllo che venne effettuato dalla Commissione prefettizia). In una delle urne ‘riaperte’ (quella di San Cipriano d’Aversa) saltarono fuori alcune schede (le 13 oggetto dell’indagine di Napoli Nord) con caratteristiche alquanto anomale: riportavano i nomi e i cognomi di Fortunato Griffo (anche lui candidato di Noi Campani), sanciprianese, e di Maria Luigia Iodice scritti con grafia diversa. E, altro particolare, una delle due preferenze attribuite al politico dell’Agro aversano e alla marciansana, era stata vergata (tesi che ha sposato la Procura) non con la matita data in dotazione dal Viminale ai seggi elettorali.

Il ricorso

Ad innescare il riconteggio effettuato dalla Commissione, per essere precisi, era stato il ricorso presentato al Consiglio di Stato da Stellato, teso a dimostrare che lo scranno ottenuto dalla Iodice toccava a lui. La giustizia amministrativa si è espressa in favore della marcianisana: non ha ravvisato elementi per sfilare, accogliendo la richiesta di Stellato, il seggio alla Iodice (che tuttora, infatti, occupa sostenendo il governatore Vincenzo De Luca). La presenza delle schede anomale, però, portò l’ex assessore di Bellona, assistito dagli avvocati Parente e Labriola, a presentare una denuncia contro ignoti alla Procura di Napoli Nord. E il pubblico ministero Colella, analizzando la vicenda, ha ritenuto responsabile proprio la Iodice di aver turbato, contribuendo a falsificare le schede, il regolare svolgimento delle elezioni individuando in Stellato la persona offesa. Un’accusa pesante che, logicamente, al momento, resta esclusivamente una tesi della Procura: a valutarla, a dire se sia fondata o meno, sarà il Tribunale di Napoli Nord. La Iodice, fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile, è da considerare innocente. Il sanciprianese Griffo è estraneo all’indagine, la dottoressa Iodice, stimata pediatra, è nel frattempo stata anche eletta consigliere comunale nel suo Comune, Marcianise, risultando la più votata, a sostegno del neosindaco Antonio Trombetta.
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