Whirlpool: il Tribunale di Napoli respinge il dei ricorso sindacati. Sciopero in tutti gli stabilimenti

Non c'è pace per i 320 operai della Whirlpool di Napoli, che nelle ultime 24 ore si sono prima visti recapitare le lettere di licenziamento da parte della multinazionale americana e poi respingere dal Tribunale di Napoli il ricorso presentato dai Fim, Fiom e Uilm per presunto comportamento antisindacale nei confronti degli operai dello stabilimento di Ponticelli.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 16-09-2021 Roma

NAPOLI – Non c’è pace per i 320 operai della Whirlpool di Napoli, che nelle ultime 24 ore si sono prima visti recapitare le lettere di licenziamento da parte della multinazionale americana e poi respingere dal Tribunale di Napoli il ricorso presentato dai Fim, Fiom e Uilm per presunto comportamento antisindacale nei confronti degli operai dello stabilimento di Ponticelli. Una lotta senza fine quella degli operai di Napoli, che per domani annunciano “una giornata di resilienza” pronti ad incontrare il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che sarà a Napoli per un evento a Palazzo Reale nel pomeriggio. Motivo? “Per avere le risposte e fargli rileggere cosa si è rimangiato in sede istituzionale” tuonano i lavoratori. Intanto si è accesa la macchina della solidarietà in tutti gli stabilimenti del gruppo, dove si svolgeranno scioperi “contro l’arroganza della multinazionale” come annunciato dalla Fiom: “Oggi sciopero per le ultime 2 ore di tutti i turni a Cassinetta (Varese) – spiega la Fiom -. Domani si fermeranno per le ultime 2 ore di tutti i turni a Melano, Siena e Comunanza e 1 ora di sciopero è stata proclamata per ogni fine turno a Carinaro”. “La lotta continua, Governo convochi tavolo con Orlando e Giorgetti” la richiesta del segretario generale Fiom-Cgil Napoli, Rosario Rappa, a margine dell’assemblea dei lavoratori di Napoli, convocata dopo l’invio delle lettere di licenziamento. “Nell’assemblea di oggi – spiega Rappa – alla luce dell’invio delle lettere di licenziamento, conferma che la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici continua. Per noi l’obiettivo di garantire la ripresa lavorativa nello stabilimento di via Argine è il mandato che abbiamo ricevuto dai lavoratori. Adesso è necessario e urgente che il Governo, così come si era impegnato a fare, convochi il tavolo con i ministri Orlando e Giorgetti per trovare le modalità per dare continuità occupazionale ai lavoratori e accelerare il percorso di costituzione e discussione del piano industriale del consorzio”.

Intanto questa mattina una doccia gelata, quando il giudice della sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale di Napoli, Maria Rosaria Lombardi, ha respinto il ricorso di Fim, Fiom e Uilm. Nelle nove pagine della sentenza sono esposti i principali fatti che hanno composto il ricorso presentato dalle organizzazioni sindacali che, in sostanza, denunciavano “la condotta antisindacale dell’azienda, in ragione degli accordi sottoscritti nel 2015 e nel 2018 tra Governo, azienda e sindacati, che avrebbero assicurato un futuro produttivo e occupazionale al sito, salvo poi disattenderli con la decisione di cessare l’attività”. Secondo il giudice, i numerosi incontri, nazionali e territoriali, con le organizzazioni sindacali e con il Governo, non avrebbero determinato la condotta antisindacale denunciata dalle organizzazioni sindacali. Non è d’accordo l’avvocato Lello Ferrara, legale della Fiom. “Il decreto in questione ci lascia totalmente insoddisfatti, non solo dal punto di vista dell’esito del giudizio, ma ancor più per le argomentazioni e le motivazioni addotte, che vedono recepite totalmente e acriticamente le tesi difensive della società, trascurando e non prendendo in esame, quantomeno correttamente, le argomentazioni in fatto e le conseguenti questioni giuridiche poste a base del ricorso”.

di Valerio Esca

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