Manovra, Salvini: “Lettera di Bruxelles? Aspetto quella di Babbo Natale”. Conte ‘diplomatico’: cercherà di mediare con Junker

Arrivano le prime reazioni alla bocciatura della Manovra da parte della Commissione Europea. "Lettera da Bruxelles? Aspetto quella di Babbo Natale", così matte Salvini. Meno duro il premier Conte, che apre al dialogo. Ma anche il leader della Lega è disposto al confronto, meno Luigi Di Maio.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 22-10-2018 Roma Politica Piazza Colonna. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini escono per andare a cena Nella foto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Salvini Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 22-10-2018 Roma (Italy) Politic Piazza Colonna. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio and Matteo Salvini In the pic Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Salvini

ROMA – Il governo è convinto della validità dell’impianto della manovra. Ci confronteremo con Juncker sabato sera e spero che confronteremo le nostre posizioni“, con queste il premier Giuseppe Conte commenta la bocciatura della manovra da parte di Bruxelles. La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole del bilancio. E’ con “rammarico” che la Commissione conferma la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia. Al centro dei dubbi dell’Ue la crescita prevista per giustificare i provvedimenti presi.

Salvini: “Lettera di Brxelles? Aspetto quella di Babbo Natale”

Se Giuseppe Conte auspica un confronto serio e franco con Junker, meno diplomatico è Matteo Salvini. “E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale“. Così il leader della Lega risponde a chi gli annunciava l’arrivo della lettera di Bruxelles per l’apertura della procedura di infrazione. “Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto. Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto“. Un Matteo Salvini duro sì, ma che lascia spazio a modifiche anche sostanziali. Più restio invece il partner di governo Luigi Di Maio.

La palla passa agli Stati membri

l’Italia non sta rispettando il criterio del debito e per questo è giustificata una procedura per deficit eccessivo“, spiega Moscovici. Ma ora toccherà agli stati membri decidere se avviare o meno una procedura di infrazione. Hanno due settimane di tempo. E se dal governo gialloverde affermano che il deficit è per politiche di crescita, nel verso opposto la valutazione della Commissione. “Inoltre, voglio dire che l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario“, sfferma il vicepresidente Valdis Dombrovskis. 

 

 

 

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