Spagna, amici Niccolò Ciatti: Non era né ubriaco né drogato

Firenze, 3 apr. (LaPresse) – La notte in cui venne ucciso, pestato a morte da tre ceceni nella discoteca St. Trop di Lloret de Mar in Spagna, il ventiduenne di Scandicci (Firenze) Niccolò Ciatti, non era né ubriaco né drogato. E’ quanto avrebbero dichiarato i due amici del giovane scandiccese che non erano stati ascoltati dalla polizia spagnola perché erano andati via dalla discoteca poco prima dell’aggressione omicida. Oggi i due ragazzi sono stati ascoltati dalla pm della procura fiorentina Beatrice Giunti, come chiesto con rogatoria internazionale dal tribunale spagnolo di Blanes. Da quanto si apprende, i due amici di Niccolò hanno ricostruito le ultime ore prima dell’omicidio. Secondo la loro testimonianza, il gruppo di giovani italiani aveva cenato in un fast food, bevendo bibite analcoliche.

Nella discoteca avevano bevuto ciascuno le due consumazioni comprese nella quota d’ingresso: due cocktail dal basso contenuto alcolico. Quando è stato aggredito Niccolò non era né ubriaco né sotto l’effetto di stupefacenti. Il ventiduenne è stato descritto, nelle testimonianze degli amici, come un ragazzo tranquillo che non faceva uso di droghe e non era solito bere alcolici. Gli atti della rogatoria raccolta a Firenze saranno trasmessi ai magistrati spagnoli ma anche alla procura di Roma per l’inchiesta italiana sull’omicidio.

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