Papa: Bullismo spirituale è sottile forma di violenza

Città del Vaticano, 9 apr. (LaPresse) – “Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare a casa il pane, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è la santità della porta accanto; la classe media della santità”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

“Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità – specifica il Pontefice – con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità”.

“Sei una consacrata o un consacrato? – chiede il Santo Padre – Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali”.

 “Il consumismo edonista può giocarci un brutto tiro, perché nell’ossessione di divertirsi finiamo con l’essere eccessivamente concentrati su noi stessi, sui nostri diritti e nell’esasperazione di avere tempo libero per godersi la vita”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

Per il Pontefice dobbiamo lottare contro “questa febbre che ci impone la società dei consumi per venderci cose, e che alla fine ci trasforma in poveri insoddisfatti che vogliono avere tutto e provare tutto”.

 “Nocivo e ideologico è anche l’errore di quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

“Anche i cristiani possono partecipare a reti di violenza verbale mediante internet e i diversi ambiti o spazi di interscambio digitale”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate sulla santità nel mondo contemporaneo. “Persino nei media cattolici si possono eccedere i limiti, si tollerano la diffamazione e la calunnia, e sembrano esclusi ogni etica e ogni rispetto per il buon nome altrui. Così si verifica un pericoloso dualismo, perché in queste reti si dicono cose che non sarebbero tollerabili nella vita pubblica, e si cerca di compensare le proprie insoddisfazioni scaricando con rabbia i desideri di vendetta. E’ significativo che a volte, pretendendo di difendere altri comandamenti, si passi sopra completamente all’ottavo: ‘Non dire falsa testimonianza’, e si distrugga l’immagine altrui senza pietà. Lì si manifesta senza alcun controllo che la lingua è ‘il mondo del male’ e ‘incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna’”.

 “Anche il consumo di informazione superficiale e le forme di comunicazione rapida e virtuale possono essere un fattore di stordimento che si porta via tutto il nostro tempo e ci allontana dalla carne sofferente dei fratelli. In mezzo a questa voragine attuale, il Vangelo risuona nuovamente per offrirci una vita diversa, più sana e più felice”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

 “Sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria, nell’abbandono, nell’esclusione nella tratta delle persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù e in ogni forma di scarto. Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l’ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

“Il santo è capace di vivere con gioia e senso dell’umorismo. Senza perdere il realismo, illumina gli altri con uno spirito positivo e ricco di speranza”. Lo scrive Papa Francesco nella esortazione apostolica Gaudete et Exsultate sulla santità nel mondo contemporaneo.

“Ordinariamente la gioia cristiana è accompagnata dal senso dell’umorismo, così evidente, ad esempio, in san Tommaso Moro, in san Vincenzo de Paoli o in san Filippo Neri. Il malumore non è un segno di santità”. Dio “ci vuole positivi, grati e non troppo complicati”.

“Molte volte, contro l’impulso dello Spirito, la vita della Chiesa si trasforma in un pezzo da museo o in un possedimento per pochi. Questo accade quando alcuni gruppi cristiani danno eccessiva importanza all’osservanza di determinate norme proprie, di costumi o stili”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica ‘Gaudete et Exsultate’ sul tema della santità nel mondo contemporaneo.

“E’ forse – osserva il Pontefice – una forma sottile di pelagianesimo, perché sembra sottomettere la vita della grazia a certe strutture umane.

Questo riguarda gruppi, movimenti e comunità ed è ciò che spiega perché tante volte iniziano con un’intensa vita nello Spirito, ma poi finiscono fossilizzati…o corrotti”. “Senza renderci conto – scrive – complichiamo il Vangelo e diventiamo schiavi di uno schema che lascia pochi spiragli perché la grazia agisca”.

“Non ci fa bene guardare dall’alto in basso, assumere il ruolo di giudici spietati, considerare gli altri come indegni e pretendere continuamente di dare lezioni. Questa è una sottile forma di violenza”. Lo scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate sulla santità nel mondo contemporaneo.

“Ci sono parecchie forme di bullismo che – spiega in nota -, pur apparendo eleganti e rispettose e addirittura molto spirituali, provocano tanta sofferenza nell’autostima degli altri”.

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