Governo, summit tra Conte, Di Maio e Salvini sui temi economici ed Europa

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Come comportarsi con l’Europa sui temi economici? Cambiare musica. E’ questo il riassunto, per ora, dell’incontro tenuto a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i ministri Luigi Di Maio, Paolo Savona, Giovanni Tria e Enzo Moavero Milanesi. Lo scopo del governo italiano è ribaltare il paradigma fin ora egemone nell’Ue. Non sarà semplice. Dopo il vertice economico, si riuniranno i due vicepremier Di Maio e Savini che, insieme a Conte, affronteranno il tema immigrazione e metteranno un punto, forse, sulla squadra di governo. Intanto il leader della Lega ha trovato sponda nel suo corrispettivo tedesco per avviare una discussione sulle politiche migratorie.

Domani Salvini riferirà in Senato sulla vicenda Aquarius

Nella mattinata di domani Matteo Salvini sarà per la prima volta davanti al Senato in qualità di ministro. Il segretario del Carroccio riferirà sull’affaire ‘Aquarius’, la nave con a bordo oltre 600 migranti ora diretto verso Valencia, in Spagna. Oltre alla questione squisitamente politica, che continuerà a far discutere, probabilmente al neo ministro degli Interni verrà chiesto dell’eventuale contravvenzione dei trattati. Anche la questione “porti chiusi”, pare, sarà all’ordine del giorno. L’informativa del governo è stata richiesta da Andrea Marcucci, capogruppo del Pd in Senato.

Gentiloni fa la corte a Pedro Sanchez

Arriva anche il tweet dell’ex premier Paolo Gentiloni: “Adelante Pedro Sanchez! Ma l’Italia non è in emergenza e non può chiudere i suoi porti. Noi abbiamo ridotto dell’80% il traffico degli scafisti. Fatti, non propaganda sulla pelle dei migranti”. Il commento è sull’accoglienza offerta dalla Spagna e dal leader socialista Sanchez. L’ex premer Pd fa la corte all’esponente della sinistra spagnola e, probabilmente, si candida sempre di più a guidare l’opposizione.

Governo, telecomunicazioni e Luigi Di Maio

Intanto Luigi Di Maio si tiene la delega alle Telecomunicazioni. E’ lo stesso leader del MoVimento 5 Stelle ad annunciarlo a mezzo social, parlando della crisi di Tim: “Ci fa capire perché è importante che Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico lavorino all’unisono. Così come è importante la delega alle telecomunicazioni, che ho deciso di tenere”.

 

 

 

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