Nuovi rimedi per combattere l’emicrania

In arrivo nuovi farmaci per la prevenzione della malattia grazie a un anticorpo molecolare. Pazienti ne soffrono per 15 giorni al mese

MILANO – Basta ai mal di testa. Una problematica seria che inficia la vita di milioni di persone, condizionandone i rapporti affettivi e quelli di lavoro. In arrivo per le persone che soffrono di emicrania, oltre un miliardo in tutto il mondo nuovi farmaci, già approvati che a breve saranno anche sul mercato italiano. Ci sono pazienti che ne soffrono per almeno 15 giorni al mese. In Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sono oltre 15 milioni le persone che soffrono di emicrania episodica e cronica. In Europa questa malattia ha un costo per l’economia di 18 miliardi di euro l’anno in termini di produttività e giornate di lavoro perse. Si tratta di un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che ha come target il peptide Cgrp, identificato per l’emicrania.

Nuovi farmaci

In parole povere “oggi stanno arrivando sul mercato dei farmaci che sono capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia”. Lo ha detto Elio Agostoni, direttore Dipartimento di Neuroscienze Asst dell’Ospedale Niguarda. L’occasione è quella del IX Congresso nazionale Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee) che si è tenuto a Milano. “Fino ad oggi abbiamo curato le crisi di emicrania ma non la malattia, o meglio l’abbiamo fatto solo parzialmente”. Poi ha aggiunto: “Con i nuovi farmaci iniettivi, trimestrali o mensili, la situazione sarà diversa. Cambieranno la nostra percezione di crisi e di malattia e ci permetteranno di prevenire le crisi e altri problemi collegati all’emicrania”, ha concluso Agostoni.

Come si interviene

La strategia terapeutica infatti si focalizza sulla cura delle crisi quando arrivano e sulla cura della malattia. Quindi sulla prevenzione e la profilassi. Quando le crisi occupano 4,5 giorni al mese l’indicazione è quella di fare la profilassi. Quando invece si tratta di episodi che sono meno di 5 giorni al mese c’è solo la terapia dell’attacco.

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