Economia: dal contrasto all’illegalità le risorse per il Paese

Il ministro Tria: la riduzione della pressione fiscale passa per il contrasto all’evasione in Italia ancora troppo elevata

ROMA – Ricavare risorse economiche per il Paese dal contrasto alla criminalità e all’evasione. Questo il concetto espresso dal Ministro dell’Economia e Finanza Giovanni Tria. “Il governo italiano – ha detto all’anniversario della Gdf – si impegnerà a porre in essere iniziative di contrasto all’evasione e alle frodi, nella consapevolezza che solo da un contrasto efficace dell’illegalità possono derivare maggiori risorse per ridurre la pressione fiscale”.

Aiutare le microimprese

Il contesto economico, fiscale e amministrativo italiano è “poco favorevole” all’attività di impresa, soprattutto per i 4,1 milioni di microimprese attive nel Paese “penalizzate – ha continuato il ministro – dai tempi lunghi dei procedimenti amministrativi, dei processi civili e dalla distorsione della concorrenza legata a corruzione e criminalità”. In Italia è in essere “una diffusa disaffezione per la cultura della legalità”.

La pianificazione va fatta nel segno della continuità

“Le sfide condizionate dalla particolare situazione economica dovranno essere affrontate nel segno della continuità con le politiche adottate nel passato per gestire al meglio il presente – ha detto ancora il ministro dell’Economia – per verificare l’aderenza delle strategie intraprese rispetto al contesto economico e giuridico fortemente e contraddittoriamente in continua evoluzione, nonché per pianificare con lungimiranza il futuro”.

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