Calcio, Emre Can e la Juve nel destino: “Qui per vincere titoli”

Le dichiarazioni del nuovo acquisto bianconero

Foto LaPresse/Alberto Gandolfo

Torino (LaPresse) – Non indossa la maglia numero 7, non ha vinto cinque Palloni d’Oro, ma è uno di quei calciatori indispensabili per costruire le basi di un successo. La Juventus che continua a bramare Cristiano Ronaldo scalda i motori accogliendo tra le propria fila Emre Can, corteggiato da diverse sessioni di mercato e sbarcato a Torino a parametro zero dal Liverpool. “Abbiamo avuto diversi contatti nel corso degli anni”, ha rivelato il centrocampista nel corso della conferenza stampa di presentazione, spiegando poi i motivi che l’hanno spinto a sposare il progetto bianconero.

Ha una mentalità vincente, la stessa che ho io – ha evidenziato – Sono venuto qua per vincere nuovi titoli“. A cominciare dalla Champions, il sogno, ma non solo. “Il primo obiettivo deve essere sicuramente la Serie A, poi arriverà anche la Champions. So che la società ci sta dietro da 22-23 anni. Tutti vogliono vincerla, è per questo che mi trovo qui – ha proseguito il calciatore classe 1994 – Voglio essere d’aiuto, tutti insieme possiamo farlo. Però tanto per cominciare l’attenzione sarà sulla Serie A“.

Il centrocampista parla dell’eventuale arrivo di CR7

Ad aiutare la società piemontese a confermarsi in Italia e imporsi anche in Europa potrebbe esserci un fuoriclasse un più. Anzi, il fuoriclasse. Il cui eco aleggia ovunque, dalle vie del centro di Torino alla sala stampa dell’Allianz Stadium. Ed è inevitabile che il suo nome venga fuori nel corso della conferenza. “Se arrivasse Cristiano Ronaldo sarebbe grandioso. Ma adesso sono concentrato su di me e su quello che devo fare“, è l’unica concessione a cui si lascia andare Emre Can. “Per qualsiasi giocatore sarebbe grandioso giocare insieme a uno come lui – ha ribadito – Non so se ci siano stati contatti tra il club e il giocatore“.

Il tedesco, che a Torino indosserà la maglia numero 23, si lascia andare maggiormente quando gli si chiede degli idoli del passato. “Zidane è stato uno dei miei idoli principali quando ero giovane“, ha confessato il centrocampista, che fin dai primi passi nel mondo del calcio aveva la Juve nel destino. “Il mio primo allenatore era italiano e me ne ha parlato molto bene, è sempre stato un tifoso della Juve – ha raccontato – Quando avevo 7-8 anni mi ha detto ‘un giorno giocherai per la Juventus’, e adesso sono qui. E’ una storia interessante, era il periodo in cui alla Juve c’erano Nedved e Del Piero, un momento eccezionale”. Che Emre Can spera di poter rivivere da protagonista. Magari con accanto un certo CR7.

Alberto Zanello

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