Calcio, Milan si affida a Gattuso: “Niente alibi, bisogna ripartire con entusiasmo”

Prosegue la fase complessa in casa Milan

Milano (LaPresse) – Ci sono dubbi sul futuro societario, anche se il fondo Elliott è pronto a subentrare a Yonghong Li, che si avvia all’uscita di scena. Non si sa se ci sarà la chance di tornare in Europa League. Ma il Milan ha una certezza: Rino Gattuso. “Sicuramente abbiamo cambiato poco, sono sicuro che qualcuno arriverà. Penso che dobbiamo ripartire con grandissimo entusiasmo. Gli alibi si mettono da parte, le problematiche ci sono e ci sono state ma abbiamo il dovere di preparare la stagione al meglio possibile“, è il mantra dell’allenatore nella conferenza stampa di inizio preparazione a Milanello.

Dove non c’erano gli oltre quattromila tifosi dell’anno scorso, ma i tifosi sono arrivati comunque a dare sostegno alla squadra. “Avanti Mister, avanti ragazzi, uniti per il bene del Milan“, hanno scritto gli ultras in uno striscione esposto fuori da Milanello, dove alcuni fan hanno chiesto anche a Gigio Donnarumma di restare in rossonero.

Se è chiaro che Yonghong Li non ha rimborsato al fondo Elliott i 32 milioni prestati, si va verso un’escussione del pegno e la presa di controllo del fondo americano della Rossoneri Lux. Nei prossimi 7-10 giorni, si riunirà il cda da cui dovrebbero uscire i membri cinesi. E quel che è certo è che Gattuso non vuol sentir parlare di caccia alla Champions o all’Europa League.

Piuttosto – spiega – “dobbiamo vivere la quotidianità con tranquillità, che ti porta a lavorare nel modo migliore. Dobbiamo cominciare a lavorare. Per me è facile dire che l’obiettivo è arrivare in Champions. Se ci penso un attimo, dico che è difficile. Incominciamo e poi vedremo dove arriveremo. Vediamo che mercato facciamo e vediamo dove arriveremo”. Anzi, l’esclusione dall’Europa League per un anno decretato dal primo grado di giudizio dell’Uefa non mette i brividi al tecnico. “Il nostro obiettivo è prepararci con la testa che l’Europa League si gioca.

La società continua con il proprio allenatore

Poi, se non si gioca, pazienza. Sul campo l’abbiamo conquistata, se non potremo giocarla, penseremo ad altri obiettivi. Poi il 19 luglio sapremo, il Tas dirà”.

Un Milan che non si fa mancare niente, perché nello stesso giorno del raduno arriva un evento al Garage 21, in città, per celebrerare la nuova partnership con la Puma. Nuovo sponsor tecnico per le magliette, soliti dilemmi per la squadra. L’obiettivo di mercato è un big in attacco? “E’ normale che devono arrivare dei giocatori che ci fanno fare il salto di qualità. Deve essere un giocatore importante sennò rimaniamo come stiamo.

Tanto per fare mercato non ne facciamo. Ogni inserimento sarà concordato con l’assenso del mister, che già conosce questa squadra”, chiarisce il direttore sportivo, Massimiliano Mirabelli.”Di sicuro, non andiamo a proporre o svendere i nostri giocatori. Nel momento in cui c’è trattativa più avanzata, ci sarà il sì e il no del mister. Ma, come tutti gli allenatori, fa il furbo e vorrebbe tre o quattro giocatori”, aggiunge il dirigente rossonero, che assicura un “lavoro h24” da parte di tutti, nonostante il cielo non proprio sereno ai piani alti dal Milan.

Prosegue la fase complessa in casa Milan

La presenza in rosa di due portieri top come Gigio Donnarumma e Pepe Reina non preoccupa Gattuso, la cui ricetta è semplice: “Chi sta meglio gioca.

Meglio avere due grandi portieri che non averne”. E l’attacco per ora è formato da quattro giocatori: Kalinic, Bacca, Cutrone e André Silva. “Sugli attaccanti è il campo che parlerà. La società ha fissato il prezzo per Bacca. Qualora non arrivasse l’offerta, spero che Bacca arrivi con la voglia di sudare e non con la voglia di andare via per forza. Se vuole rimanere qua, deve rimanere come dico io e non come dice lui. Se ha bisogno di coccole, gliele faccio pure ma non deve fare il bischero”. E ancora: “So le caratteristiche di Cutrone e quello che sa fare. André Silva – aggiunge il tecnico – si deve dare una svegliata, quello che ha fatto quest’anno non basta. Non si sa chi partirà titolare. Per come si muove e attacca la profondità, Kalinic ha delle caratteristiche che gli altri non hanno”.

Morata o Immobile? La parola passa a Mirabelli: “Noi non abbiamo mai fatto nomi per illudere nessuno. Certamente, dovremo pensare che chi arriverà, se arriverà, dovrà essere superiore a quello che abbiamo. Al momento opportuno vediamo. Dobbiamo stare soprattutto in questo momento con i piedi per terra“.

Luca Rossi

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