Migranti, Toninelli: “Se non tocca a noi, non dobbiamo aprire i porti”

Il ministro si esprime anche sui casi Tav e Tap

Il ministro Danilo Toninelli

Milano (LaPresse) – “Il mio ministero non lo può fare” di chiudere i porti italiani, “ma se non tocca a noi i porti non è che non vogliamo aprirli, non dobbiamo”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ad Agorà Estate su Rai3, sulla questione migranti.

“È tutto avvenuto secondo il diritto del mare. La nave italiana era in acque Sar libiche ed è stata coordinata dalla guardia costiera libica, che è riconosciuta a livello europeo e li ha diretti verso la costa libica. Non abbiamo l’obbligo di aprire”, ha spiegato il ministro.

Il ministro si esprime anche sui casi Tav e Tap

“Conte e Di Maio andranno a parlare coi sindaci interessati e i cittadini, poi renderanno nota la decisione”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ad Agorà Estate su Rai3, alla domanda se il gasdotto Tap si farà.

Le analisi sulla Tav Torino-Lione fatte finora “erano di parte”. “Il progetto della Tav è nato 25 anni fa”, ha aggiunto, “oggi non c’è più la giustificazione per quei numeri”. “Perchè in Italia l’alta velocità costa 60 milioni al km e in Francia costa 20?”, ha domandato il ministro.

“Cosa vado a incontrare il commissario Foietta senza dati scientifici? Ora ascolterei solo i suoi”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ad Agorà Estate su Rai3, intervenendo sulla Tav e sulla richiesta di un incontro avanzata dal commissario per il governo sulla Tav Torino-Lione.

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