Turchia, spari contro l’ambasciata degli Usa ad Ankara: nessun ferito

A marzo l'ambasciata era rimasta chiusa per una minaccia alla sicurezza

Ambasciata degli USA (AFP PHOTO / Menahem KAHANA)

Milano (LaPresse) – Un uomo armato ha aperto il fuoco contro la sede dell’ambasciata degli Stati Uniti ad Ankara, mandando in frantumi i vetri di una finestra. Secondo quanto riporta Russia Today, che cita media locali, al momento non sono stati registrati feriti. La polizia turca è alla ricerca del sospetto, non ancora identificato. La sparatoria è avvenuta intorno alle 5 di questa mattina (le 4 in Italia). Secondo una prima ricostruzione, sono stati uditi cinque o sei colpi, vicino a un posto di guardia all’ingresso 6 dell’ambasciata Usa. L’uomo avrebbe aperto il fuoco da un’auto in corsa di colore bianco e sarebbe fuggito prima che gli uomini della sicurezza potessero segnare il numero di targa.

A marzo l’ambasciata era rimasta chiusa per una minaccia alla sicurezza

L’ambasciata statunitense nella capitale turca Ankara è stata chiusa al pubblico il 5 marzo per una “minaccia alla sicurezza”. Lo ha annunciato la legazione sul suo sito web. L’ambasciata Usa è stata l’obiettivo nel 2013 di un attentato kamikaze rivendicato da un gruppo di estrema sinistra, in cui perse la vita una guardia di sicurezza turca.

Quattro iracheni sono stati arrestati in Turchia nel corso di raid anti-terrorismo perché si sospetta che stessero pianificando un attacco contro l’ambasciata Usa ad Ankara. Lo riportano i media locali. I quattro sono stati fermati nella città di Samsun, sul Mar Nero, nel nord della Turchia, dopo che l’ambasciata Usa nella capitale turca aveva annunciato che sarebbe rimasta chiusa per una “minaccia di sicurezza”.

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