Coree, 89 cittadini del Sud varcano il confine per incontrare i parenti

Diventa realtà l'annuncio fatto lo scorso 22 giugno

A man watches television footage of South Korean President Moon Jae-in (R) meeting North Korean leader Kim Jong Un (L), in Tokyo on April 27, 2018. North Korean leader Kim Jong Un and the South's President Moon Jae-in shook hands on April 27 over the Military Demarcation Line that divides their countries in a gesture laden with symbolism ahead of a historic summit. / AFP PHOTO / Kazuhiro NOGI

Goseong (LaPresse/AFP) – Alcune decine di cittadini sudcoreani hanno attraversato il confine con il Nord per reincontrare membri della loro famiglia che non avevano più visto dalla Guerra di Corea (1950-1953). Gli 89 anziani, insieme ai loro accompagnatori, hanno lasciato la città portuale di Sokcho in un convoglio di 14 autobus. Per poi entrare nella parte settentrionale della zona demilitarizzata (Dmz).

Si tramuta in realtà l’annuncio fatto lo scorso 22 giugno dai due presidenti delle due Coree

Corea del Nord e Corea del Sud si sono accordate per riprendere le riunioni di famiglie separate dalla guerra nel mese di agosto. Lo comunicano Seul e Pyongyang in una dichiarazione congiunta diffusa a seguito di una riunione intercoreana della Croce rossa. Si tratta dei primi incontri del genere dal 2015, l’ultimo passo di un disgelo diplomatico sulla penisola lanciato a partire dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Le riunioni delle famiglie si terranno dal 20 al 26 agosto nella zona del Monte Kumang, in Corea del Nord. Milioni di persone sono state separate durante il conflitto del 1950-1953 che ha segnato la divisione della penisola. La ripresa delle riunioni familiari è uno dei punti dell’accordo raggiunto dal leader nordcoreano Kim Jong-Un e dal presidente sudcoreano Moon Jae-in nel loro summit storico di aprile.

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