Caso Diciotti, la linea dura di Conte: “Cosa aspetta l’Ue a intervenire?”

Il premier attende risposte dall'Unione europea

Giuseppe Conte
Foto Ludovic Marin / LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMA (LaPresse)“Le Istituzioni europee, che pure su mia sollecitazione avevano accolto l’idea di una ‘cabina di regia’ utile a gestire le emergenze degli sbarchi, cosa aspettano a intervenire per operare la redistribuzione dei migranti che sono a bordo della nave italiana Diciotti, ancorata nel porto di Catania? Ancora una volta l’Italia sta mostrando il suo volto umanitario, ma il prezzo non può essere rimanere abbandonata a se stessa”. Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte.

L’impegno esclusivo dell’Italia e l’attesa di risposte dall’Ue

“Nei giorni scorsi – ha aggiunto – la nostra Guardia Costiera ha raccolto l’Sos lanciato da un barcone di migranti al largo di Lampedusa, peraltro in acque Sar maltesi, e ha prestato immediato soccorso umanitario, portando a terra tredici persone che erano in condizioni critiche e imbarcando sulla nave Diciotti le restanti 177. Se non fossimo intervenuti molte persone sarebbero morte, come dimostra il ritrovamento, poche ore dopo, dai resti del gommone affondato. Adesso attendiamo una risposta forte e chiara da parte delle Istituzioni europee e una risposta adeguata dagli altri Paesi europei”.

La denuncia del premier Conte

“A queste risposte dovranno però seguire i fatti: la gara di solidarietà che si era sviluppata a seguito del precedente sbarco di Pozzallo ha avuto un seguito “modestissimo”. Solo la Francia ha onorato l’impegno, accogliendo 47 migranti. Rimaniamo ancora in attesa che la Germania, il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda e Malta diano seguito agli impegni assunti”, ha concluso Conte.

 

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