Francia, rilasciato jihadista per errore del giudice istruttore

Nei confronti del magistrato non sarebbero state per il momento adottate sanzioni

LaPresse / Maxppp

PARIGI (LaPresse/AFP) – Un presunto jihadista, detenuto in custodia provvisoria in vista del processo in programma per novembre in Francia, è stato scarcerato in aprile a causa di un errore del giudice istruttore. Lo ha fatto sapere a AFP il ministero della Giustizia.

L’uomo è stato liberato in aprile

Oualid B., questo il nome dell’uomo, deve essere giudicato a Parigi insieme a Reda Bekhaled e ai suoi fratelli. Sospettati di essere coinvolti in un progetto di attentato nel 2014 nell’area metropolitana di Lione e di far parte di una rete di reclutamento e avviamento di combattenti verso la Siria. L’uomo è uscito dal carcere il 3 aprile scorso dopo che il giudice istruttore ha dimenticato di confermare la sua detenzione provvisoria. Si trova in libertà ma sotto “stretto controllo giudiziario”, precisa il ministero.

Il giudice in Francia sarebbe stato invitato a dimettersi

La ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, ha avviato un’ispezione “per capire come si sia potuto verificare un atto dalle conseguenze potenzialmente gravi, visto il profilo pesante dell’interessato”. Lo dice il ministero della Giustizia. Secondo quanto riporta il settimanale francese Le Canard enchainé, il giudice responsabile dell’errore sarebbe stato invitato dai suoi superiori a dimettersi dalle sue funzioni. Ma avrebbe rifiutato. La presidenza del Tribunale di Parigi si è rifiutata di commentare l’indiscrezione.

Il presunto jihadista alla guida senza patente

Secondo una fonte vicina al caso, nei confronti del magistrato non sarebbero state per il momento adottate sanzioni. Il presunto jihadista a maggio è stato nuovamente fermato dopo essere stato trovato fuori dalla zona autorizzata nel quadro del suo controllo giudiziario. Oualid B. è stato sorpreso a guidare senza patente e sul suo telefono sono state trovate immagini di jihadisti armati e video di propaganda dell’Isis, scrive ancora Le Canard enchainé. Dopo un giudizio immediato è stato nuovamente rilasciato, ma la procura ha presentato ricorso. L’udienza è stata fissata per il 13 settembre prossimo a Parigi.

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