Raid contro i campi profughi in Brasile, i rifugiati del Venezuela: “Hanno dato fuoco a tutto”

Momenti di autentico terrore quelli vissuti lo scorso sabato dagli abitanti dei due campi profughi di Pacaraima. La città al confine del Venezuela è stata scossa da un'ondata di violenza xenofoba

Members of the Warao tribe, Venezuela's second-largest indigenous group, prepare food at the Janokoida shelter where they have been taking refuge in the border city of Pacaraima, Roraima State, Brazil, on August 21, 2018. - Desperate Venezuelans fleeing the country's crisis continue to cross the Brazilian border, despite the violent anti-migrant riot that took place last week in the border town of Pacaraima. (Photo by Mauro PIMENTEL / AFP)

BRASILIA – Campi profughi dati alle fiamme da un’orda di cittadini infuriati: è una vera e propria ondata di violenza xenofoba quella che sta correndo lungo le strade del Brasile. In un clima di tensione sempre crescente i cittadini hanno dato l’assalto agli insediamenti degli immigrati venezuelani. Al confine con il Venezuela è stato necessario l’invio dell’esercito per riportare l’ordine. I rifugiati: “E’ stato terribile, hanno bruciato tutto”. Allarme dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni: “Crisi come quella del Mediterraneo”. Con 2 milioni di profughi in 5 anni si tratta della più grave crisi umanitaria nella storia contemporanea dell’America del Sud.

L’attacco a Pacaraima, i rifugiati: “Hanno sparato e bruciato le nostre tende”

Sono stati momenti di autentico terrore quelli vissuti lo scorso sabato dagli abitanti dei due campi profughi di Pacaraima. La città al confine del Venezuela è stata scossa da un’ondata di violenza xenofoba. Dozzine di residenti hanno attaccato l’insediamento, dando alle fiamme le tende. A scatenare la rabbia dei cittadini una rapina, per cui è stato accusato un immigrato venezuelano. “E’ stato terribile – racconta Carol Marcano, che si trovava al confine – Hanno bruciato gli alloggi e sparato. Hanno dato fuoco a tutto”. Il governatore di Roraima ha perciò chiesto al governo centrale la chiusura della frontiera. Il ministero della pubblica sicurezza ha quindi inviato 60 soldati, che rinforzeranno le squadre presenti.

Oltre 2 milioni di profughi in 5 anni, l’allarme dell’Oim: “Crisi come quella del Mediterraneo”

Sono segnali preoccupanti quelli che arrivano dalla regione al confine del Venezuela. Un flusso inarrestabile di migranti, per cui sono stati lanciati numerosi appelli dall’Oim e dal Unhcr. Una situazione che viene definita dall’Organizzazione Internazionale Migrazioni “tanto critica da far sembrare l’emergenza venezuelana sempre più simile a quella del mediterraneo”. In cinque anni sono oltre due milioni gli immigrati arrivati in Brasile. Le organizzazioni invocano un piano coordinato per gestire la crisi. Fino ad oggi le due associazioni umanitarie hanno stanziato oltre 70 milioni di dollari per fronteggiare l’emergenza.

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