Piazza Affari apre la settimana in rialzo, bene Montepaschi, Juve, Lazio e Roma

MILANO – Partenza piatta a Piazza Affari, poi c’è ripresa con il netto allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani (spread con la Germania a 252 punti, Btp a 10 anni con rendimento sotto il 3%): l’indice Ftse Mib sale dell’1,4% con il settore del credito sugli scudi, facendo di Milano nettamente la migliore Borda europea della giornata. Sale la Juventus anche in assenza del campionato fermo per la pausa della Nazionale traina al rialzo la Lazio (+3,5%) e la Roma, che sale di un punto percentuale e mezzo.

Mercati europei

Pochi movimenti sui mercati azionari europei in avvio di giornata: Londra e Parigi cedono lo 0,1%, Francoforte è piatta, mentre Milano (Ftse Mib +0,8%) è la Borsa più solida in partenza grazie al chiaro miglioramento dei bond italiani sui listini telematici, con il Btp a dieci anni che sta riducendo di circa 10 punti base il suo rendimento.
Gli operatori, che guardano anche alla riunione Bce di giovedì, stanno riposizionandosi con cautela sull’Italia, con buoni acquisti su Mps (+4%) e soprattutto Mediobanca, che cresce del 3,2% sfiorando i nove euro. Bene inoltre Banco Bpm (+3%), Bper e Ubi che salgono oltre i due punti percentuali. Deboli Fca (-1,5%) e Stm (-1,9% anche sul momento pesante a livello mondiale dei titoli hi tech). Astaldi prova a ridurre le perdite dell’avvio e ora cede poco meno di tre punti percentuali.

Mercati asiatici

Aprono nell’incertezza: e Borse cinesi si mostrano deboli soprattutto sui timori della guerra commerciale dei dazi innescata dagli Stati Uniti.

Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,3%, ma Shanghai cede nel finale un punto percentuale e Shenzhen l’1,5%. In evidente calo verso la conclusione degli scambi anche Hong Kong (-1,1%), mentre Seul si è mossa in leggera crescita in linea con Tokyo.

Piatta Sidney (-0,03% finale), così come i futures sull’avvio dei listini finanziari europei.

Oro giallo

Oro in calo sui mercati. I dati del mercato del lavoro Usa della scorsa settimana, che spingono la Federal Reserve Usa verso una ulteriore stretta monetaria, fanno perdere appeal alle quotazioni, viste come tradizionale bene rifugio. Il metallo con consegna immediata cede così lo 0,2% a 1194 dollari l’oncia.

Oro nero

Avvio in rialzo per le quotazioni del petrolio. Il greggio Wti del Texas sale dello 0,5% a 68,09 dollari al barile mente il Brent cresce dello 0,52% a 77,23 dollari.

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