Di Maio dalla Cina rasserena Tria: “In lui piena fiducia, ma un governo serio deve mantenere le promesse”

Il vicepremier smentisce le voci di contrasti interni al governo. E sottolinea dalla Cina le 3 priorità della nuova legge di bilancio: flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 05-09-2018 Roma Politica Palazzo Chigi. Luigi Di Maio al termine del vertice sulla manovra finanziaria Nella foto Luigi Di Maio Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 05-09-2018 Roma (Italy) Politic Palazzo Chigi. Luigi Di Maio at the end of the summit on the financial maneuver In the pic Luigi Di Maio

ROMA Luigi Di Maio ribadisce il suo pieno appoggio al Ministro dell’Economia: “Ho piena fiducia in Giovanni Tria per quello che sta facendo e ho piena fiducia nel gioco di squadra che stiamo facendo come governo”. L’iniezione di serenità nell’esecutivo è stata diffusa dal vicepremier durante la sua missione in Cina, parlando con i giornalisti.

Le priorità nella legge di bilancio

Flat tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. “Si attinge ad un po’ di deficit per poi far rientrare il debito l’anno dopo o tra due anni, tenendo i conti in ordine e senza alcuna manovra distruttiva dell’economia”. Secondo Di Maio, infatti, “un governo serio, che ha fatto delle promesse, non può aspettare due o tre anni per mantenerle”. 

Lo ha detto dalla Cina

“Sono dei mesi particolari, io ho lasciato una settimana molto particolare in Italia – ha proseguito dalla Cina. – Nulla è semplice, ma sicuramente alla legge di Bilancio ci saranno dei collegati molto importanti che riguardano la sburocratizzazione, la semplificazione del codice degli appalti, il fondo del venture capital per le start up innovative misto pubblico-privato”.

La viceministra dell’economia Castelli,

L’intenzione di Tria di mantenere il deficit all’1,6%, secondo Di Maio vorrebbe dire “non fare quasi niente, a meno che non si facciano solo tagli”.

Il sottosegretario Gravaglia

Stando a quanto dichiarato dal sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia, “la volontà politica di procedere al taglio del superticket in Sanità c’è, ma la fattibilità va poi vista in un quadro più generale e anche nei rapporti con le Regioni e in riferimento alla tenuta del sistema. E’ un problemone – ha aggiunto – perché si tratta di circa 800 milioni di euro”.

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