Tumore alla cervice uterina: l’Australia lo debella

©GIULIO NAPOLITANO/LAPRESSE

SYDNEY – L’Australia si laurea come primo paese al mondo a debellare il cancro alla cervice. Lo afferma uno studio pubblicato su Lancet Public Health, secondo cui il traguardo sarà raggiunto nel 2028.

Lo studio

L’Australia ha istituito il suo programma di screening sui tumori cervicali nel 1991, ed è stata tra i primi paesi ad adottare la vaccinazione per l’Hpv e ad estenderla a entrambi i sessi, con un tasso di copertura che ha raggiunto il 79% per le ragazze e il 73% per i ragazzi.

Perché l’Australia

Il cambiamento più radicale è avvenuto in 2007, quando il Paese ha incoraggiato tutte le ragazze adolescenti a ricevere gratuitamente le vaccinazioni per l’HPV, la cosa si rivelò così efficace che venne ripetuta anche per i ragazzi nel 2013. Altri paesi come il Regno Unito hanno seguito tale strada con il programma di vaccinazione, invece negli Stati Uniti la vaccinazione per l’HPV non è gratuita per tutti e può costare fino a 450 dollari per avere la copertura completa. L’anno scorso l’Australia inoltre ha sostituito il Pap test con i test di screening alla cervice uterina specifici per l’HPV, questo tipo di test insieme al vaccino per l’HPV dovrebbe ridurre i tassi del cancro fino al 30 %.

Nel 2022 meno casi

I ricercatori dell’Australian Cancer Council hanno elaborato un modello matematico per prevedere, sulla base degli effetti di questi due fattori, l’andamento del numero dei casi. Secondo la proiezione nel 2022 nel paese ci saranno meno di sei casi ogni 100mila abitanti, abbastanza pochi da farlo designare come ‘tumore raro’.

Nel 2028, invece, la cifra scenderà ancora arrivando a 4. Le morti saranno invece meno di una su 100mila nel 2035. “Se saranno mantenuti l’alta copertura vaccinale e l’adesione agli screening – spiegano gli autori della ricerca -, il cancro cervicale potrebbe essere considerato eliminato come problema di salute pubblica entro i prossimi 20 anni”.

In Italia

Nel nostro Paese afferma il sito dell’Airc, ogni anno si manifestano circa 2.300 nuovi casi di tumore alla cervice prevalentemente in forma iniziale.

Una donna su 10.000 riceve una diagnosi in forma avanzata. Ci sono ogni anno circa 430 donne che muoiono di carcinoma della cervice.

L‘OMS

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità il cancro alla cervice uterina è il quarto tumore più frequente nelle donne. Nel suo complesso e ha un tasso di mortalità particolarmente elevato perché i sintomi sono molto pochi e spesso vengono notati quando è ormai troppo tardi.

La cosa pazzesca è che il cancro alla cervice uterina non deve avere questo livello di mortalità poiché abbiamo gli strumenti per impedire in gran parte che accada.

Si tratta di fornire alle persone l’accesso ai tipi corretti di controllo e prevenzione, quest’ultima comprende la vaccinazione per il papilloma virus umano (HPV) trasmissibile attraverso i rapporti sessuali.

Il virus HPV

Sappiamo che il 99% di tutti i casi di cancro alla cervice uterina è causato da un’infezione da HPV. Il virus è comune, circa l’80% delle persone vengono infettate durante l’arco della loro vita (nella stragrande maggioranza del tempo tale virus è benigno). Purtroppo, in rari casi, l’infezione da HPV può causare delle modificazioni nelle cellule della cervice uterina. Mutamento che nel corso del tempo possono portare allo sviluppo del cancro.

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