Renzi gioca a fare il profeta: “Entro qualche mese torneranno i tecnici”

Matteo Renzi profetizza un ritorno al governo tecnico. Nel libro Rivoluzione di Bruno Vespa l'ex premier vaticina la caduto dell'esecutivo, dietro la quale c'è l'ombra dei tecnici

Matteo Renzi all'assemblea nazionale del Pd
Matteo Renzi all'assemblea nazionale del Pd

NAPOLI – Il futuro dell’Italia in un nuovo governo tecnico. O almeno questo è ciò che vaticina Matteo Renzi nel libro Rivoluzione di Bruno Vespa. Gioca a fare il profeta l’ex premier, che torna sulla spaccatura all’interno del Pd e la possibilità di una fine del governo giallo-verde. Oltre che sull’eventualità di un probabile ritorno, a detta sua, a un governo di stampo tecnico. Per l’ex premier a far fallire il Pd sono stati i suoi stessi uomini “chi mi ha fatto la guerra”.

Renzi gioca a fare il profeta: “Da qui a qualche mese torneranno i tecnici al governo”

Per Renzi l’esecutivo giallo-verde non durerà a lungo. E l’ombra degli esperti è dietro l’angolo. “Sta andando tutto a carte quarantotto. Da qui a qualche mese torneranno i tecnici al governo”  vaticina l’ex premier. Che ricorda nostalgicamente i suoi tempi da ‘rottamatore’. “Quelli che io ho combattuto per ristabilire il primato della politica. – sono infatti le sue parole – Mi dispiace e mi preoccupa”.

Nulla, quindi, in merito al primato dei cittadini. O del diritto. Dandosi una clamorosa zappa sui piedi Renzi sembra inneggiare alla ‘vecchia politica’. Quella contro cui il sentimento popolare è catalizzato e che, fino ad oggi, non ha dato risposte concrete alle numerose criticità del Belpaese. “Quando la mattina del 5 marzo mi chiamò Dario Franceschini per dirmi in modo sbrigativo che dovevo andarmene, capii che c’era una parte del Pd che fin dalla notte elettorale immaginava che noi dovessimo metterci d’accordo con i 5 Stelle” conclude Renzi.

La spaccatura del Pd e l’accordo con i 5 Stelle: “Abbiamo perso per colpa dei nostri”

“Più che i 5 Stelle a sconfiggere il Pd è stato chi mi ha fatto al guerra, sono stati i miei, sempre” sono le parole di Renzi. In cerca di un caprio espiatorio (che non sia lui stesso) l’ex premier addossa la colpa del fallimento alle ultime elezioni alla compagine del Pd. “Di Maio e Salvini hanno potuto muoversi in totale libertà e autonomia. Io non ho avuto nessun sostegno. E’ una cosa sconvolgente” conclude.

 

 

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