ROMA – Quando si parla di Terra dei Fuochi l’associazione con la Campania sembra essere quasi naturale. E invece siamo di fronte ad un fenomeno molto diffuso su tutto il territorio nazionale.
L’episodio
Questa notte l’ultimo episodio, con un vasto incendio che è divampato all’interno di un capannone adibito a deposito rifiuti nell’impianto ‘Ama’ situato sulla via Salaria. Una densa e alta colonna di fumo nero si è infatti sviluppato in pochi istanti in tutta la zona portando con sé quell’odore acre purtroppo noto. E che è stato avvertito in diverse zone anche lontane dal rogo fino ad arrivare al centro della Capitale. Le fiamme si sono propagate per una superficie di circa 2mila metri quadrati con le autorità che in via precauzionale hanno chiuso un asilo non distante dal capannone stesso.
Le prime dichiarazioni
È stato il presidente del III Municipio di Roma Giovanni Caudo a chiarire alcuni punti sul disastro: “L’impianto risulta completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente, perché stanno bruciando spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzando perché lo stesso si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo”. Sul posto, oltre i vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri che hanno iniziato le indagini. Certo è che si tratta di un vero e proprio disastro, testimoniato anche dal fatto che 12 squadre per un totale di oltre 40 uomini hanno impiegato ore per domare quelle fiamme. Intanto in Campidoglio è stata organizzata una cabina di regia con la Protezione civile e il dipartimento comunale tutela ambientale che si occupa di qualità dell’aria. È infatti necessario ora monitorare con estrema attenzione la situazione per stabilire quali siano i giusti provvedimenti da prendere nelle prossime ore. Fondamentale infatti, oltre a stabilire le cause del rogo, valutare le varie possibilità per redistribuire i rifiuti prima destinati a quel capannone.
