PYONGYANG – Tra Corea del Nord e Stati Uniti il rapporto non è mai stato semplice. Eppure, nonostante dispute più o meno accese, la sensazione che si fosse arrivati ad una tregua (se non proprio alla pace) c’era eccome. Oggi, rispetto ad un anno fa, sembra cambiato tutto e Kim Jong-un torna a fare paura.
Le parole del viceministro degli Esteri coreano segnano una nuova rottura tra Kim Jong-un e Trump
A breve, infatti, è atteso un importante annuncio sul processo di pace con gli Usa. Lo ha riferito la vice ministro degli Esteri Choe Son-hui, le cui parole hanno il sapore di una nuova rottura: “Non abbiamo alcuna intenzione di fare delle concessioni alle richieste degli Stati Uniti presentate al summit di Hanoi e ancora meno vogliamo portare avanti negoziati di questo tipo”. Tradotto, è possibile che il dittatore della Corea del Nord voglia riprendere quei test missilistici che sono fermi da mesi.
La tensione già a partire dal vertice tenutosi ad Hanoi
Tutto era iniziato con il brusco stop al negoziato nucleare dopo il summit di Hanoi tra lo stesso Kim Jong-un e Donald Trump. La Corea, infatti, secondo indiscrezioni avrebbe chiesto la cancellazione di tutte le sanzioni offrendo in cambio di smantellare il suo reattore di Yongbyon. Condizione che gli Stati Uniti non avrebbero accettato vista la presenza di altri siti nucleari coreani di cui era già stata chiesta la distruzione. Trump aveva abbandonato il vertice prima del previsto e così la tensione tra i due Paesi ha ripreso a salire. Il dittatore nordcoreano ha ripreso dunque nella sua attività
preferita, quella nucleare. A confermarlo sarebbero state immagini satellitari a Sohae, principale sito nordcoreano per lanciare satelliti e missili. Il disgelo, dunque, è terminato, la sensazione che il livello di tensione di sia alzato notevolmente è sempre più nitida. Forse quella pace, o meglio tregua che i due avevano mostrato, era più forzata che voluta. Ed oggi, a distanza di un anno, i nodi stanno tornando al pettine.