OESTERSUND – E’ doppietta Italia ai Mondiali di biathlon di Oestersund. Dopo l’oro vinto da Dorothea Wierer, arriva anche quello di Dominik Windisch. L’azzurro di Brunico trionfa nella mass start maschile.
L’impresa di Dorothea Wierer
Allargando il discorso alla Coppa del mondo, l’impresa è ancora più grande, perché l’altoatesina va in testa alla classifica di specialità e soprattutto ancora una volta conquista il pettorale giallo. Raggiungendo in classifica la compagna di squadra Lisa Vittozzi, a sua volta epica nella rimonta dopo i tre errori nella prima serie, passando dalla 28esima all’ottava posizione.
Adesso le due azzurre hanno esattamente gli stessi punti, 852, contro i 753 di Marte Olsbu Roeiseland, oggi settima. Ma il simbolo del leader andrà a Wierer perché ha una vittoria in più (tre), sebbene, considerando i due scarti che andranno fatti a fine stagione, in realtà è la Vittozzi a essere ancora virtualmente al comando, perché al momento le vanno sottratti 28 punti contro i 36 della Wierer. In ogni caso le due hanno un bel margine sulla norvegese a tre gare dal termine, quelle che si disputeranno la prossima settimana a Oslo, nella tappa conclusiva, proprio in casa della rivale.
Azzurri da record, Wierer e Windisch sul tetto del mondo dopo 22 anni
L’Italia non vinceva una medaglia d’oro ai Mondiali di biathlon da 22 anni, ne conquista due nello stesso giorno. A Oestersund accade l’incredibile: se il primo titolo iridato della carriera di Dorothea Wierer era un premio alla stagione della consacrazione di un’atleta già fortissima. E che non a caso è anche pettorale giallo in Coppa del mondo, quello che poche ore dopo fa Dominik Windisch era del tutto impronosticabile. Alla vigilia, ma soprattutto dopo tre quarti gara.
La gara perfetta di Dominik Windisch
Windisch, che non era neppure certo di partecipare alla mass start prima dei Mondiali e ha dovuto racimolare altri punti preziosi per entrare nei primi trenta, si è presentato al quarto e ultimo poligono in undicesima posizione. Con 54″3 di ritardo dal russo Garanichev e praticamente lo stesso distacco da sua maestà Johannes Boe, dominatore della stagione. Ci voleva un miracolo per arrivare alla medaglia, è arrivato addirittura il trionfo, perché dopo un errore in ciascuna serie, Windisch ha trovato lo zero nell’ultima serie in piedi. Mentre Boe mancava cinque bersagli su cinque e anche tutti gli altri sbagliavano a ripetizione.
L’altoatesino riscrive la storia del biathlon
Nonostante il vento l’azzurro non ha sbagliato un solo colpo. L’impresa di Windisch resterà per sempre nella storia del biathlon. Mai salito sul podio in Coppa del mondo, l’altoatesino qui ha vinto addirittura la medaglia d’oro, chiudendo con 22″8 sul francese Antoni Guigonnat, che sembrava fuori gara dopo gli errori al primo poligono ed è andato a vincere la medaglia d’argento, e 23″3 sull’austriaco Julian Eberhard, medaglia di bronzo. Johannes Boe, con sette errori, è finito addirittura 13°, peggior risultato stagionale.
17esimo posto per Lukas Hofer
Stesso numero di errori per Lukas Hofer, che pure aveva cominciato benissimo, con lo sero alla prima serie. E si era presentato di fianco a Boe al secondo poligono, dove ha mancato due bersagli. Poi alla prima serie in piedi ha sbagliato quattro volte e la sua lotta per le medaglia è finita lì, con il 17° posto che gli consente comunque di portare a casa dei punti utili per la classifica generale. Dove perde la top ten, ma potrà riconquistarla la settimana prossima a Oslo, nella tappa conclusiva. L’oro di Windisch caricherà anche lui.
(LaPresse)