ROMA – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro Danilo Toninelli sono indagati per sequestro di persona in un’indagine aperta dalla procura di Catania sui presunti ritardi nello sbarco della Sea Watch, la nave ferma davanti alle acque di Siracusa a fine gennaio con 47 persone a bordo, tra cui 15 minori.
L’inchiesta
Era stata aperta dalla Procura distrettuale di Catania dopo la trasmissione degli atti, via Siracusa, dell’inchiesta per sequestro di persona avviata dalla Procura di Roma sui tempi che hanno portato allo sbarco di 47 migranti della Sea Watch il 31 gennaio scorso nel capoluogo etneo
Richiesta di archiviazione
Il mese scorso la Procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione sia per Matteo Salvini, che per il premier Conte e i due ministri, Di Maio e Toninelli. Adesso sarà il Tribunale dei ministri a decidere. Già per Matteo Salvini il capo dell’ufficio inquirente catanese Carmelo Zuccaro aveva chiesto l’archiviazione per il caso Diciotti. Una valutazione che non era stata condivisa dal tribunale dei ministri, che aveva deciso di chiedere l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno. Una richiesta bocciata dalla giunta per le Immunità del Senato che a marzo, con il voto decisivo del M5s, ha negato il processo per il leader della Lega. Decisione condivisa poi dall’aula. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato al Tribunale dei ministri di Catania richiesta di archiviazione per tutti. La decisione arriverà entro 90 giorni.
Salvini: porti rimarranno chiusi
Il primo annuncio dell’iscrizione nel registro degli indagati era arrivata ieri in mattinata dallo stesso ministro Salvini. “Colgo l’occasione per annunciare che sono stato nuovamente iscritto a giudizio per un altro reato, sequestro di persona commesso fra il 24 e il 30 giugno a Siracusa. Il procuratore di Siracusa ha spiegato di aver trasmesso gli atti al Tribunale dei ministri con richiesta di archiviazione ma quello che voglio che sia chiaro è che i porti sono e rimangono chiusi”.
Di Maio: proteggere l’Italia
Da Dubai, è intervenuto anche Di Maio: “Ho letto dell’indagine a carico di Salvini – ha detto – ho ricevuto la stessa notifica, sono indagato anche io ma non mi sento Napoleone”. E ha poi aggiunto: “Non mi interessano le polemiche, non voglio polemizzare, fa male al Paese. Il mio unico scopo è proteggere l’Italia, le sue aziende e prevenire un’altra emergenza migratoria”.