Di Maio alle prese con la popolarità del premier Conte e le fronde interne: leadership in bilico

Davide Casaleggio, aprendo la kermesse a Napoli, ha criticato l'assenza delle ex ministre Barbara Lezzi e Giulia Grillo: "Sbagliano. Il M5S vive grazie alla diversità d'opinione"

NAPOLI – Mentre il Movimento 5 Stelle è alle prese con la sua kermesse nazionale a Napoli, Luigi Di Maio deve far fronte alla sempre più vasta fronda che mette in discussione la sua leadership. Ma soprattutto, all’avanzata inesorabile del gradimento del premier Giuseppe Conte che, giorno dopo giorno, rosica consensi ad entrambi i leader dei partiti di governo, Pd e M5S.

Si allarga il fronte degli scontenti, Di Maio strizza l’occhio a Fico

Dagli ortodossi che chiedono collegialità e difesa delle battaglie storiche agli ex ministri che rivendicano la stagione del governo con la Lega, dai malumori particolari di singoli esponenti a questioni di carattere generale dai territori, il capo politico pentastellato è alle prese con una rivolta senza precedenti della sua base e dei suoi dirigenti. Oggi, dalla kermesse Italia a 5 Stelle, è partito un primo tentativo di mediazione. Di Maio ha accolto la richiesta di collegialità lanciata dal presidente della Camera Roberto Fico: “Il M5S si darà un’organizzazione: si passa a un modello in cui ci saranno 80-90 persone che gestiranno il Movimento in tutta Italia. Abbiamo bisogno di un’organizzazione, di ruoli di responsabilità, sono d’accordo con Roberto Fico che parla della necessità di luoghi di confronto“. Una svolta che rischia di restare lettera morta perché il problema è politico: il capo politico grillino è lo stesso che ha condotto le trattative prima con la Lega e poi con il Pd, non è un nuovo organigramma a risolvere questioni irrisolte di questo tipo.

Casaleggio attacca gli asssenti, Grillo chiude ‘Italia a 5 Stelle’

Intanto Davide Casaleggio, aprendo la kermesse a Napoli, ha criticato l’assenza delle ex ministre Barbara Lezzi e Giulia Grillo: “Sbagliano. Il M5S vive grazie alla diversità d’opinione, ma poi si deve trovare un sintesi“. Questa sera il fondatore del Movimento Beppe Grillo chiuderà il dibattito e annuncia “una sorpresa“.

Il gradimento di Conte preoccupa Di Maio e Zingaretti

Ma è la scalata del premier Conte nell’indice di gradimento di diversi istituti di ricerca a preoccupare Di Maio. Ed anche il suo omologo dem Nicola Zingaretti. La leadership di Conte, il leader ‘senza partito’ come lo definiscono in tanti, può diventar un problema per il segretario Pd e per il capo politico pentastellato. Più aumenta il suo consenso e più il premier sarà influente nelle ingerenze interne al Partito democratico e al Movimento. Per ora le contromosse sono al vaglio, non si escludono strappi dopo le Regionali in Umbria.

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