Teatro, alla Scala l’Ottava e la Quinta di Chailly verso il tutto esaurito

Foto LaPresse - Claudio Furlan il Teatro La Scala

MILANO – Giovedì 16, venerdì 17 e domenica 19 gennaio Riccardo Chailly torna sul podio a una settimana dall’ultima rappresentazione di Tosca per una tappa fondamentale dell’integrale beethoveniana intrapresa con i complessi scaligeri in occasione del 250° anniversario della nascita del compositore. Saranno eseguite infatti insieme all’ouverture Egmont la Sinfonia n° 8, approdo di un Beethoven innovatore e sfida tecnica per qualsiasi orchestra, e la celeberrima Sinfonia n° 5.

Il Maestro ha coinvolto Coro e Orchestra del Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala e Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala in un progetto di integrale sinfonica (da settembre 2019 a giugno 2020) in cui alle sinfonie sono accostate altre opere dello stesso Beethoven, dall’Ouverture da Egmont al Concerto per violino con Leonidas Kavakos, e pagine di Mahler (la Quarta con Christiane Karg) e Luciano Chailly (la Sonata tritematica n. 4 su testi di Lucrezio).

Il rapporto di Chailly con Beethoven è la storia di una vita

Nel 2011 il Maestro ha deciso di offrire al disco un’integrale sinfonica con il Gewandhaus di Lipsia, la più antica orchestra d’Europa di cui era Direttore Musicale e la cui tradizione beethoveniana si radicava nelle letture di Mendelssohn. La scelta di allora, maturata in anni di studio, esperienza e riflessione, era stata quella di tornare al dettato beethoveniano eliminando convenzioni e abitudini sedimentate in due secoli di tradizione esecutiva, rispettando alla lettera la partitura inclusi i metronomi d’autore, notevolmente più rapidi di quelli abituali.

Tornava così alla luce un Beethoven autentico, anticonvenzionale e spavaldamente contemporaneo, sebbene non privo di precursori, il più illustre dei quali è stato un altro Direttore Musicale scaligero: Arturo Toscanini.

Sulle tre serate alla Scala restano solo pochissimi posti

Sulle tre serate alla Scala restano solo pochissimi posti all’entusiasmo del pubblico milanese corrisponde un impegno altrettanto importante all’estero. Riccardo Chailly presenterà infatti il medesimo programma nel corso della prossima tournée europea della Filarmonica della Scala (dal 22 al 28 gennaio) con tappe a Colonia (22 gennaio), Anversa (23 gennaio), Essen (24 gennaio) e Parigi (27 gennaio; nei concerti a Lussemburgo il 25 e a Parigi il 28 saranno eseguiti invece il Concerto per violino con Renaud Capuçon e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij).

Il programma con le Sinfonie n° 8 e 5 tornerà il 27 aprile alla Elbphilharmonie di Amburgo, mentre nei giorni seguenti la Filarmonica eseguirà la Sesta e il Concerto per violino a Norimberga, Monaco e Friburgo. Il riconoscimento internazionale del Maestro (che è stato da poco nominato Artiste de l’année dalla rivista francese Diapason) e dell’orchestra permette oggi alla Filarmonica della Scala di celebrare orgogliosamente Beethoven nell’anno del duecentocinquantenario in alcune delle più prestigiose sale europee. (LaPresse)

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