Costruzioni: flop del superbonus al 110%, si pensa ad una aliquota al 75%

Finora dei 18,7 miliardi di euro di risorse stanziate per finanziare la cantierizzazione di opere di efficientamento energetico e sismico sono sati utilizzati solo 670 milioni, ovvero il 5%. Le lungaggini burocratiche tra le cause principali del flop superbonus

ROMA – Flop del superbonus al 110%.  Finora dei 18,7 miliardi di euro di risorse stanziate per finanziare la cantierizzazione di opere di efficientamento energetico e sismico sono sati utilizzati solo 670 milioni, ovvero il 5%.

Il progetto

Eppure l’idea era quella di andare incontro a più parti: dai proprietari degli appartamenti che avrebbero potuto fare interventi a costo zero e alle ditte edili che in un momento di forte crisi economica avrebbero trovato una soluzione ai loro problemi. Interventi antisismici, di efficienza energetica, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici avrebbero aiutato ad una ripresa seppur parziale del settore.

La situazione

Le lungaggini burocratiche tra le cause principali del flop superbonus. Ad oggi, infatti, un terzo degli interventi (6.512) sono stati avviati in Regioni come Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna e meno del 10% (circa 530 cantieri) sono stati avviati nei condomini. Molte le imprese che hanno optato per la rinuncia al progetto altre sono in attesa della proroga dei termini (inizialmente era il 31 dicembre 2021) al 2023. In concomitanza del Recovery Plan da inviare dall’Unione Europea entro il 30 aprile di quest’anno.  Ora la maggioranza sta pensando all’introduzione di un’unica aliquota al 75%.

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