Maltempo in Europa centrale: decine di morti e dispersi in Germania e Belgio

Foto Roberto Pfeil / dpa via AP in foto un uomo guarda un'auto ricoperta dai detriti portati dall'inondazione del fiume 'Nahma' Le forti piogge hanno trasformato il piccolo fiume in un torrente impetuoso.

BERLINO (GERMANIA) – Sono decine le persone morte e disperse in Germania e Belgio nelle inondazioni causate da giorni di forti piogge, che hanno trasformato le strade in torrenti così potenti da trascinare via auto e far crollare case. All’origine le tempeste che hanno colpito l’Europa occidentale, facendo salire il livello di fiumi e dighe tanto da farli esondare mentre il suolo saturo non era più in grado di assorbire l’acqua.

“Scioccata” si è definita la cancelliera tedesca Angela Merkel, di fronte alle immagini di paesi allagati e case crollate. “Sono in lutto per chi è morto nel disastro”, “ancora non sappiamo il numero, ma saranno molte” persone, ha detto a Washington, in visita per incontrare il presidente Joe Biden. “Faremo tutto il possibile per trovare i dispersi”, ha aggiunto.

Il bilancio è pesante, ma ancora provvisorio

Almeno 49 i morti in Germania, tra cui due vigili del fuoco, e decine i dispersi. Tra i luoghi più colpiti Schuld, nel Land di Renania-Palatinato, dove varie abitazioni sono collassate e decine di persone non sono rintracciabili. Difficili anche le operazioni di soccorso, complicate da strade bloccate e interruzioni di reti telefoniche e internet nell’Eifel, regione compresa fra Renania-Palatinato e Renania Settentrionale-Vestfalia, al confine con Belgio e Lussemburgo.

Alcuni villaggi sono stati ridotti in macerie, perché le antiche abitazioni in mattoni e legno non hanno retto alla forza dell’acqua e degli urti di alberi e oggetti trascinati dalla corrente. Nella notte tra mercoledì e giovedì, quando l’acqua è salita velocemente, decine di persone si sono rifugiate sui tetti delle case, salvate poi con gommoni o elicotteri. Centinaia i soldati dispiegati da Berlino. “Ci sono morti, dispersi, molti ancora in pericolo. Non abbiamo mai visto un disastro del genere”, ha commentato Malu Dreyer, governatrice della Renania-Palatinato.

Almeno otto le vittime nel vicino Belgio. Il fiume Vesdre è esondato e l’acqua ha invaso le strade di Pepinster, vicino Liegi. Numerose case sono crollate, ha confermato il sindaco Philippe Godin a Rtbf, e non è chiaro se qualcuno sia riuscito a mettersi in salvo. Le strade principali del sud ed est del Paese si sono allagate, bloccata la circolazione dei treni. A Liegi è esondato il fiume Meuse e le autorità hanno chiesto agli abitanti di spostarsi in zone ad altitudine maggiore. Su richiesta di Bruxelles è stato attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue, nell’ambito del quale anche la protezione civile italiana invia squadre di soccorso.

Il governatore del Nordreno-Westfalia Armin Laschet, conservatore che punta alla cancelleria, ha promesso che nessuno sarà abbandonato e puntato il dito al cambiamento climatico: “E’ necessario essere più veloci con le misure per la protezione del clima a livello europeo, nazionale, mondiale”. Parole che gli hanno attirato critiche, viste le posizioni a favore del carbone e contro l’espansione dell’eolico.

Intanto, la pioggia ha rallentato, sebbene i livelli di Mosella e Reno continueranno a salire. Nel nordest della Francia, l’acqua ha allagato campi, case e un museo, costringendo a evacuare intere zone. Secondo il servizio meteo di Parigi, in due giorni è caduto l’equivalente di due mesi di pioggia.(LaPresse/AP)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome