ROMA – E’ scontro totale tra governo e Regione Campania sul rientro in classe dopo l’annuncio (rafforzato dall’ordinanza anticipata ieri sera) del governatore Vincenzo De Luca di tornare alla didattica in distanza. “Sottolineo che finora nessun Paese europeo ha deciso di chiudere le scuole. Se fosse necessario, devono essere le ultime a chiudere. Abbiamo definito i limiti oltre i quali possono scattare delle chiusure mirate con il decreto legge di agosto. Si possono far scattare le lezioni a distanza solo in casi eccezionali. Ma il ricorso massiccio alla Dad, oggi, come se i vaccini non ci fossero, sarebbe un errore”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in un’intervista al Corriere della Sera. Il governatore della Campania intende tenere chiuse elementari e medie fino al 29 gennaio. “La legge è molto chiara: permette ai presidenti di Regione di intervenire solo in zona rossa e in circostanze straordinarie. Queste condizioni oggi non ci sono oggi. Ritengo vi siano gli estremi per impugnare quell’atto”, sottolinea Bianchi. Nei mesi scorsi il Tar aveva già bocciato provvedimenti analoghi. “La nostra è una scelta chiara: tutelare il più possibile la presenza e, con essa, i nostri ragazzi e i bambini che vengono da due anni difficili, caratterizzati da discontinuità che hanno segnato il loro apprendimento: i dati Invalsi lo hanno detto con chiarezza. Nella legge di bilancio abbiamo stanziato 400 milioni per la proroga dell’organico Covid, che consentirà di affrontare anche questa fase“, afferma Bianchi. Ma intanto la variante Omicron dilaga in Italia. “Nessuno nega che ci sia stata in queste settimane una ripresa dei contagi, legati anche alle festività – aggiunge il ministero – Rispetto all’anno scorso c’è, però, una grande differenza: il vaccino. Il personale scolastico, anche prima dell’obbligo, era vaccinato già al 95%, studentesse e studenti hanno risposto con entusiasmo e responsabilità alla campagna e nella fascia di età tra i 12 e i 19 anni la copertura è oltre il 75%. Il vaccino è lo strumento per tutelare la scuola, per un ritorno alla normalità. Chiedo a tutti un atto di responsabilità: a chi tra gli adulti ancora non si è vaccinato, alle famiglie, alle Asl perché tutti insieme acceleriamo la vaccinazione, in particolare dei più piccoli. E’ necessario anche dare priorità ai test. Il governo ha stanziato 92 milioni per i test gratis ai ragazzi della secondaria“.