ROMA – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’assedio russo alla città portuale di Mariupol una “catastrofe umanitaria”, affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. “La realtà è questa: la città è bloccata dall’esercito russo. Tutti gli ingressi e le uscite sono bloccati. Il porto è minato”, c’è “una catastrofe umanitaria perché è impossibile portare cibo, medicine e acqua. L’esercito russo sta bombardando convogli umanitari. Gli autisti vengono uccisi”, ha detto Zelensky in un’intervista ai media russi, denunciando poi il rapimento di oltre 2mila bambini.(LaPresse)