MILANO – “Bisogna mettere le imprese italiane nelle condizioni di non dover più pronunciare un discorso come quello di Elisabetta Franchi. Una resa alla discriminazione delle donne nel mondo del lavoro. Non è vero che ho taciuto, non ho commentato ma ho dato risposte concrete, così come dovrebbe sempre fare chi ha un ruolo di governo”. Lo dice Elena Bonetti, ministra delle Pari opportunità, in una intervista a Repubblica.
In merito alle polemiche innestate dalle dichiarazioni dell’imprenditrice Elisabetta Franchi, Bonetti afferma di ritenere che “siano state frasi forti, che hanno evidenziato criticità e discriminazioni, e mettono in luce anche reali difficoltà delle aziende nei confronti del lavoro femminile e della maternità. Alle quali ho risposto spiegando quali misure concrete, a cominciare dal Family act, il governo ha messo in campo proprio per evitare questa discriminazione. Dagli asili nido ai congedi parentali per i padri”.
“Considero la maternità così tanto un valore sociale da aver puntato alla decontribuzione del lavoro femminile perle donne che rientrano al lavoro dopo la maternità – sottolinea – E ritengo che ci debba essere un maggiore sostegno alle aziende anche durante i congedi di maternità che sono pagati soltanto in parte dallo Stato. A chi mi critica dicendo che con queste misure abbiamo già tolto ogni alibi alle imprese nei confronti dell’assunzione delle donne e delle donne giovani”.
(LaPresse)