Agguato nel feudo dei Vigilia, 19enne ferito al volto da un proiettile

Il 19enne ferito, Fabio Volpe

NAPOLI – Agguato fallito o avvertimento andato a buon fine? Una cosa sembra certa: chi ha aperto il fuoco contro l’obiettivo, l’ha fatto per eliminarlo, di certo non per graziarlo. Si torna a parlare col piombo a Soccavo. Nella notte tra martedì e ieri via Vicinale Croce di Piperno ha fatto da teatro a un agguato in perfetto stile camorristico. Un 19enne è stato ferito al volto da un colpo di pistola. Il raid di piombo è emerso quando l’obiettivo dei killer, Fabio Volpe, residente a Quarto, ha varcato la soglia del Pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta.
Qui i medici gli hanno subito assicurato tutte le cure del caso e, dopo qualche ora, il ragazzo ha potuto lasciare la struttura sanitaria. Se la caverà con trenta giorni di prognosi. E uno spavento che non dimenticherà mai. Un proiettile l’ha centrato allo zigomo. Qualche millimetro più in là e gli avrebbe perforato un occhio o il cervello. Può dirsi miracolato, insomma.

Le indagini

Ai poliziotti intervenuti sul posto, il 19enne ha raccontato di essere stato sorpreso in via Vicinale Croce di Piperno da due sconosciuti su uno scooter e a volto coperto, che dal nulla gli hanno esploso contro colpi di arma da fuoco. In ospedale, il ragazzo ci è arrivato dopo essere stato trasportato da alcuni conoscenti. Mentre veniva medicato, gli agenti di polizia (sul caso indagano quelli del commissariato San Paolo e i colleghi della Squadra Mobile) si portavano sul luogo del delitto per eseguire i rilievi del caso. Ben sette le volanti notate dagli abitanti, che intanto si chiedevano cosa fosse successo.

Le auto incendiate

Qualche minuto prima, l’attenzione dei residenti di Soccavo era stata catturata da un incendio di due automobili, avvenuto in via Montevergine. Le vetture in fiamme hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. L’ennesima notte movimentata, a Soccavo.
Gli investigatori lavorano per scoprire la natura del rogo e, di conseguenza, se ci sono collegamenti tra i due episodi.
Ad ogni modo, le forze dell’ordine hanno pochi dubbi sullo sfondo degli spari: c’entra la camorra e, nello specifico, lo scontro tra organizzazioni criminali dei quartieri flegrei. In questi casi si parte dagli elementi certi. La zona, prima di tutto: via Vicinale Croce di Piperno è considerata una roccaforte del clan Vigilia. Lo stesso Volpe sarebbe un frequentatore degli ambienti della cosca di Alfredo ’o niro.
Il giovane si accompagna spesso con coetanei noti alle forze dell’ordine e orbitanti in realtà malavitose. Lui stesso ha piccoli precedenti, nulla che però riconduca alla criminalità organizzata.

Le ipotesi al vaglio

Altra pista battuta dagli investigatori è quella della vendetta dopo un agguato fallito, qualche sera prima, ai danni di un uomo che in passato è stato vicino ai Grimaldi (cosca avversaria dei Vigilia) e che oggi starebbe scalando le gerarchie del clan Sorianiello della ‘99’ del rione Traiano, altra zona ‘calda’ di Soccavo. Ipotesi che, se confermata, farebbe emergere un quadro inquietante: Volpe sarebbe finito nel mirino dei sicari nell’ambito di un tentativo di vendetta, con l’ordine partito, dunque, dai Sorianiello.

Tensione alle stelle

Ma se è ancora presto per trarre conclusioni investigative, non è certo presto per affermare che il clima, a Soccavo, si fa sempre più teso. Nelle scorse settimane a farne le spese sono stati i titolari di tre attività che hanno rischiato di essere divorate dalle fiamme. In un caso è emersa la parentela tra la proprietaria di un negozio e un uomo ritenuto vicino al clan Esposito di Bagnoli. Il 19enne di Quarto ferito la scorsa notte può dirsi miracolato. Col passare delle ore, aumenta il rischio che possa verificarsi qualcosa di molto simile, ma con un epilogo ben più drammatico.
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