La procura chiede di processare l’oste che sparò al ladro

LODI (gt) – Se spari al ladro che entra in casa per rubarti, rischi di essere incriminato, di finire sotto processo. A Casaletto Lodigiano è successo. E ora per Mario Cattaneo, 68enne, la possibilità che debba affrontare un iter giudiziario è reale: è accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Domenico Chiaro, procuratore di Lodi, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio. Cattaneo, di professione ‘oste’, la notte del 10 marzo del 2017 avrebbe ucciso con un colpo di fucile un 32enne rumeno. Petre Ungureanu, questo il nome della vittima, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, si era introdotto nel locale per rubare insieme ad altri complici. Pochi euro. Il ristoratore fu svegliato dai rumori prodotti  dai ‘topi d’appartamento’. Scese al paino terra con i suoi familiari (il figlio e la moglie). Cercarono di aprire la porte che introduceva al luogo, un cortile, da dove provenivano i rumori e qui il 68enne avrebbe avuto un faccia a faccia con il ladro. Ungureanu avrebbe messo le mani sull’arma imbracciata dal ristoratore. Partì il colpo. Il 32enne ferito fu trasportato dai complici fuori la proprietà, trascinato fuori al cimitero di Gugnano. Dal ‘confronto’ con il ladro Cattaneo non ne uscì indenne: varie escoriazioni e tre costole rotte per l’oste. Ora la parola al gup del palazzo di giustizia lombardo che deciderà se rinviare o meno a giudizio il 68enne di Casaletto Lodigiano.

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