Tre fratelli pestati e rapinati da dieci uomini vicino la stazione di Napoli. LE FOTO

I due fratelli feriti di Sant'Arpino

Una serata di svago si è trasformata in un vero e proprio incubo per tre fratelli residenti a Sant’Arpino, in provincia di Caserta. Dopo aver trascorso il sabato sera a Napoli, i giovani stavano dirigendosi verso la stazione centrale per prendere un taxi quando sono stati aggrediti da una banda di circa dieci individui in piazza Nicola Amore. Secondo quanto ricostruito, i tre ragazzi, due dei quali maggiorenni, sono stati avvicinati da un gruppo di persone di origine extracomunitaria, che hanno subito manifestato le loro intenzioni malefiche. La situazione è degenerata rapidamente, con i malviventi che hanno iniziato a scuotere i ragazzi e a svuotare le loro tasche, portando via cellulari e portafogli. Uno dei fratelli è stato bloccato e buttato a terra, mentre un altro è stato spinto contro un muro. Il terzo ragazzo è stato malmenato, ricevendo schiaffi e pugni al volto. La brutalità dell’aggressione ha lasciato segni non solo fisici, con lividi e segni di violenza, ma anche psicologici, dato che i ragazzi sono rientrati a casa sotto choc. Il padre delle vittime ha espresso la sua angoscia e preoccupazione per quanto accaduto. “I miei tre figli sono stati aggrediti e derubati da una decina di ragazzi, forse nordafricani”, ha dichiarato. “Sono rientrati sotto choc e pieni di lividi. Sono stati per noi giorni durissimi e ringrazio il Signore di averli a casa con noi”. Le sue parole trasmettono il dolore e la frustrazione di un genitore che ha visto i propri figli subire una violenza ingiustificabile.

Il padre ha continuato a spiegare che la cosa che ha fatto più male ai suoi figli è stata la totale indifferenza di chi passava di lì, anche dopo l’accaduto. “I miei figli sono di origine bielorussa, li abbiamo adottati e accolti con tanto amore, sono innamoratissimi di Napoli e sanno bene che sono cose che accadono un po’ dovunque”, ha affermato, esprimendo il desiderio che questa aggressione non fosse avvenuta perché i suoi figli fossero scambiati per turisti. Il che sarebbe, comunque, gravissimo.

L’episodio ha suscitato un dibattito più ampio sulla sicurezza in città. Turisti e cittadini sono in balia di criminali e delinquenti. La preoccupazione per la sicurezza nelle strade di Napoli è palpabile. Molti cittadini si sentono vulnerabili e impotenti di fronte a una situazione che sembra sfuggire al controllo. Soprattutto in determinate zone della città. I recenti episodi di violenza, tra cui questa rapina violenza ai tre fratelli, mettono in evidenza un problema sistemico che richiede interventi urgenti da parte delle autorità. Dopo l’aggressione, i tre fratelli hanno sporto denuncia, sperando che le forze dell’ordine possano identificare i responsabili e prevenire futuri raid. L’ennesima serata da incubo in centro città tocca un nervo scoperto della comunità napoletana. La zona del corso Umberto I, dall’area di via Mezzocannone alla stazione, di notte è tempio dell’illegalità, tra prostitute, spacciatori, ladri e rapinatori che battono il ‘rettifilo’ e i vicoli.

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