Informazioni riservate in cambio di appalti al Comune di Pignataro

CASERTA – Parallelamente all’indagine sugli appalti di Provincia e Comune di Pignataro, che Giorgio Magliocca, ipotizza la Procura di Santa Maria Capua Vetere, avrebbe veicolato verso ditte disposte a sponsorizzare la squadra di calcio dove giocava il figlio (estraneo all’inchiesta), si sta muovendo un altro filone investigativo incentrato su una fuga di notizie dagli uffici giudiziari sammaritani.
In relazione a questa vicenda, i pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino, agli ipotizzati autori della rivelazione a Magliocca dell’indagine che lo riguardava (e lo riguarda), non si sono limitati a contestare il reato, in concorso, di rivelazione di segreto d’ufficio. Sono andati oltre e ascrivono loro quello più pesante di corruzione.

La notizia che ci fosse un’inchiesta a carico dell’ormai ex presidente della Provincia (dimessosi ieri) sarebbe stata diffusa da Giuseppe Parente, finanziere in servizio presso l’ufficio intercettazioni della Procura di Santa Maria Capua Vetere, al cugino Mattia Parente, imprenditore (e assessore del Comune di Grazzanise dal dicembre 2023).

Gli inquirenti sostengono che il militare delle fiamme gialle informò il familiare dell’esistenza di intercettazioni telefoniche a carico di Magliocca, circostanze che, logicamente, dovevano rimanere segrete. Mattia Parente, venuto in possesso di quelle notizie top secret, avrebbe poi girato queste informazioni all’allora numero uno della Provincia di Caserta. Un trasferimento di notizie che, secondo la tesi accusatoria, si instaurava su un rapporto consolidato non solo di frequentazione politica e amicizia tra Magliocca e Mattia Parente, ma su ipotizzati scambi di favore resi reciprocamente grazie ai rispettivi ruoli di rappresentante delle istituzioni e uomo d’affari.
Nella fattispecie, l’atteggiamento del grazzanisano (mettere al corrente qualcuno di un’informazione riservatissima) gli avrebbe permesso di ricevere utilità da Magliocca, consistenti in affidamenti alla Parente Service (società che proprio Mattia Parente gestisce con altri suoi familiari), da parte del Comune di Pignataro.

Incarichi, mettono nero su bianco i pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino, che risalgono almeno al biennio 2018-2019, con la sistemazione e la fornitura di fiori in occasione della ricorrenza di Ognissanti, e sono proseguiti con la pulizia, sanificazione e taglio delle siepi del cimitero nel 2019, la pulizia degli uffici comunali dal 2019 al 2024, la messa in sicurezza di alberi nel 2019-2020 e la sanificazione delle strade comunali nel 2020. Una tesi che si trova, al momento, in fase embrionale: tutta ancora da accertare. E infatti nel prosieguo dell’indagine, che stanno conducendo i carabinieri di Aversa, non è da escludere che possa emergere l’estraneità dei cugini Parenti rispetto ai reati che ora vengono loro contestati.

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