CASERTA – I lavori pubblici in città finiscono sotto la lente dei consiglieri. Ieri la commissione di controllo sui progetti finanziati dal Pnrr, presieduta da Pasquale Napoletano, ha chiesto al dirigente Luigi Vitelli l’audizione dell’avvocato Nocerino, funzionario amministrativo che ha seguito l’affidamento dei lavori a Villetta Giaquinto, per spiegare la procedura di aggiudicazione. La partenza del cantiere è annunciata entro la metà di febbraio e gli interventi finanziati dal Pnrr hanno l’importo di circa 300mila euro. Le opere riguarderanno principalmente la manutenzione e la cura del verde, con la piantumazione di nuove specie arboree, la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione, la creazione di aree adibite ad attività di tipo ricreativo, tra cui uno skate park, e il rifacimento di tutti i tratti di strada. Saranno installate, poi, nuove giostrine per bambini, con l’apposita pavimentazione di sicurezza nelle aree circostanti ai giochi, nuovi elementi di arredo urbano (panchine e cestini), e una nuova fontana. Previsto, poi, un potenziamento del sistema di illuminazione, che deve considerarsi anche come elemento fondamentale per garantire la sicurezza per i frequentatori di questo importante spazio pubblico. Come avviene in tutti gli interventi effettuati dall’Amministrazione, saranno realizzati percorsi che assicurino la massima fruizione da parte di tutti, con la presenza di percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti.
E di lavori pubblici e verifiche si è parlato anche nella seduta di Consiglio celebrata nel pomeriggio e incentrata sulle interrogazioni a risposta immediata (question time). E’ stato lo stesso Napoletano a esporre la sua interrogazione su presunte indagini della magistratura su lavori stradali. Sembra che gli accertamenti della Procura siano in corso per via Tescione, la Sannitica in zona Vaccheria e via Tenga. Il sindaco Carlo Marino si è dichiarato all’oscuro di questa vicenda e ha notato che c’è comunque un contenzioso civile in corso sui lavori oggetto dell’interrogazione.
Fra le altre interrogazioni c’erano quella di Donato Aspromonte (Lega) sul “fosso della 167” (sperata dai fatti, come spesso accade per interrogazioni che vengono discusse a volte dopo diversi mesi dalla presentazione) e di Paolo Santonastaso sulle disfunzioni degli impianti di riscaldamento nelle scuole.