NAPOLI – Quattromila subito e duemila ogni dieci del mese”. E’ la segnalazione che arriva all’antiracket, che accompagna la vittima dai carabinieri. L’imprenditore, accompagnato dal presidente del circolo antiracket di Chiaiano Raffaele Vitale, entra nella caserma della compagnia del Vomero.
Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che dopo insistenti domande, l’imprenditore si lascia andare e racconta di aver subito pressanti richieste estorsive, ricevute nell’ultimo mese nel suo esercizio commerciale. L’ultimo episodio vede tra poche ore un nuovo incontro.
I carabinieri del nucleo operativo organizzano un servizio ad hoc e, vestiti da operai, o nascosti tra gli scaffali, attendono sul luogo dell’appuntamento.
Poco dopo arrivano due persone, un 21enne e un 28enne.
“4mila subito e 2mila ogni dieci del mese”. L’ultima frase che permette ai carabinieri di intervenire e bloccare i due, che vengono arrestati per estorsione aggravata dal metodo mafioso. I militari dell’Arma fermano Gennaro Angelotti, 21 anni e Michelangelo Di Carluccio, 28 anni.
Gli inquirenti precisano che i due non hanno legami con la criminalità organizzata. Il metodo mafioso è stato contestato dai carabinieri per le modalità della richiesta estorsiva. Verranno sequestrate anche l’auto dei due – una Mercedes classe B – e una mazza da baseball rivenuta al suo interno. I militari hanno informato il magistrato di turno. Gli arrestati sono stati accompagnati nel carcere di Secondigliano, dopo le formalità di rito in caserma.
Nelle prossime ore sarà l’autorità giudiziaria a valutare la posizione del 21enne e del 28enne, in base agli elementi raccolti dalle forze dell’ordine. Intanto i carabinieri hanno avviato dei controlli mirati nel quartiere Chiaiano e ulteriori sviluppi potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Una informativa è stata trasmessa alla procura della Repubblica.
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