I top runner della 30^ Acea Run Rome The Marathon, 16 uomini e 9 donne per l’albo d’oro

Domenica 16 marzo la 30^ Acea Run Rome The Marathon 16 uomini e 9 donne per la gloria Vacilla il primato maschile di gara In gara il Re di Roma Giorgio Calcaterra Meucci e Parisi a difendere i colori nazionali

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L’atmosfera è carica delle emozioni che solo un compleanno speciale in una città unica al mondo come Roma può regalare, manca pochissimo alla 30^ Acea Run Rome The Marathon di domenica 16 marzo e iniziano a sgomitare gli atleti che vogliono legare a doppia vite il proprio nome con quello della città eterna.

Albo d’oro
Nella storia della maratona di Roma, giunta alla 30^ edizione, hanno sventolato otto bandiere. Al maschile, l’Africa ha fatto segnare 26 vittorie, 15 per il Kenya, 10 per l’Etiopia e 1 per il Marocco. L’Europa si è difesa con gli atleti italiani che hanno vinto per tre volte con nomi blasonati: Stefano Baldini nel 1998, Ruggero Pertile nel 2004 e Alberico Di Cecco nel 2005, ultimo a far issare il tricolore Al femminile è l’Etiopia a guidare la classifica con 11 vittorie, seguita dall’Italia con 6, Kenya con 6, Russia con 3 ed 1 per Algeria, Estonia e Ucraina. Per l’Italia è stata Franca Fiacconi nel 1998 la prima a vincere, subito seguita dalla compianta Maura Viceconte. Dal 2001 al 2004 Maria Guida, Maria Cocchetti, Gloria Marconi e Ornella Ferrara hanno fatto un poker di vittorie

Gara maschile
Il primato da battere è di 2:06:24 del keniano Asbel Rutto che durante l’ultima edizione ha regalato grandi emozioni tagliando il traguardo dopo un finale tutto in solitaria. Sono in 16 a sgomitare per scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. In gara ben dieci atleti dal Kenya, tre portacolori nazionali, due dall’Etiopia, uno da Marocco Rwanda e Uganda. Appuntamento fisso per il ‘Re di Roma’ Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport Asd) e l’azzurro Daniele Meucci (CS Esercito) a cui si accoderà l’atleta locale Luca Parisi (SS Lazio Atl. Leggera).

Chi detterà il ritmo è l’etiope Adeledelew Mamo che si presenta con le carte in regola per far segnare un nuovo primato del percorso grazie al crono di 2:05:12 con cui aveva conquistato la piazza d’onore a Siviglia nel 2022. Dietro di lui il keniano Luke Kiprop che si è già fatto notare all’ultima edizione di Berlin Marathon per aver corso in 2:06:39. Sventola subito la bandiera tricolore, con Daniele Meucci (CS Esercito), uno dei più forti atleti azzurri, dal palmares infinito per una carriera ventennale carriera ad altissimo livello che lo ha visto partecipare a tre Olimpiadi, Londra 2012, Rio De Janeiro 2016 ed infine, lo scorso anno, a Parigi 2024. Oro ai campionati europei di maratona a Zurigo 2014, tre medaglie agli Europei, una d’argento nei 10000 metri piani a Helsinki 2012 e due di bronzo: nei 10000 m piani a Barcellona 2010 e nella mezza maratona ad Amsterdam 2016, Meucci ha inoltre vinto 10 titoli nazionali assoluti in 5 specialità diverse. Il suo primato di maratona è di 2:07:49, conquistato a Siviglia nel 2024, quando si è presentato al traguardo in 11esima posizione.

Il fiato che sente sul collo è quello del keniano Brian Kipsang, che le strade della Capitale le conosce bene per essere salito sul secondo gradino del podio lo scorso anno, quando ha chiuso le sue fatiche in 2:07:56. Una manciata di secondi per scorgere i suoi connazionali Fredrick Kibii, terzo alla maratona di Hannover del 2023 dove ha fatto segnare il suo primato di specialità con 2:08:09, e Joshua Kogo, anche lui una vecchia conoscenza, visto che nel 2022 si è presentato al traguardo di questa gara in sesta posizione sebbene il suo miglior crono lo abbia fatto registrare nel 2023, a Vienna, quando ha agguantato il quarto posto grazie all’ottimo 2:08:39. E’ recente il primato di 2:09:20 che il marocchino Mohamed Chaaboud porta in dote dalla vittoria della maratona di Aveiro nel 2024, che sentirà sgomitare il keniano Samwel Kiptoo, avvantaggiato dal fatto che proprio qui ha strappato il suo personale con il crono di 2:09:58 con la sesta posizione lo scorso anno. A pochi secondi i connazionali Robert Ngeno, che può contare su 2:10:16 da Buenos Aires 2023, che gli era valso il terzo posto e Paul Tiongik, con 2:10:25 a Castellon 2022 ma anche proprio qui a Roma, con il settimo posto nel 2024. Tiongik dovrà vedersela con il connazionale Hammington Cherop, capace di chiudere la sua miglior prestazione a Mersin, con la quarta posizione del 2023 conquistata in 2:10:58. Ai nastri di partenza anche David Barmasai Tumo, ottavo alla Boston Marathon 2012 e quarto ai Campionati del Mondo di Maratona del 2011, che si presenta con il crono di 2:07:18 dalla maratona di Dubai del 2011, e la vittoria della maratona di Singapore del 2023. Chiudono le fila il keniano Josphat Kipkoech Bett e il debuttante ugandese Samuel Kibet che porta in dote il crono di 60:50 dalla mezza maratona di Lille del 2024. Il tricolore è difeso anche da Luca Parisi (SSD Lazio Atl. Leggera), fresco di vittoria alla maratona di Pisa 2024, e già 12esimo sulle strade della Capitale nel 2022.

Merita un capitolo a sé stante l’azzurro tre volte campione del mondo di ultramaratona 100 km su strada Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport ASD) che ha partecipato a decine di edizioni dell’evento romano. Calcaterra è sempre attesissimo e amatissimo dal pubblico, per lui una collezione di podi innumerevole, comprese 12 vittorie consecutive alla 100 km del Passatore ed un primato personale di 2:13:15 dalla maratona di Ferrara del 2000.

Gara femminile
Per le donne, il primato è stato fissato nel 2019 a 2:22:52 ad opera dell’etiope Kebede Megertu Alemu. Al via 7 keniane e 3 atlete etiopi. La più quotata è la keniana Betty Chepkwony che torna per il bis dopo la vittoria su queste strade nel 2023 dove ha anche fissato il suo primato di 2:23:02. Dietro di lei c’è la connazionale Rebecca Kangogo, seconda a Vienna nel 2017 grazie al primato di 2:24:25 ma dovrà stare attenta all’etiope Maeregu Hayelom Shegae, vincitrice a Ottawa lo scorso anno, che nel 2001 a Kosice ha staccato il crono di 2:24:42.

Netto il distacco rispetto al gruppo di inseguitrici con le keniane Lilian Jebitok e Lilian Jelagat, con primato personale di 2:27:13 e 2:27:39 che gli è valso, rispettivamente, la terza posizione alla maratona di Hannover 2024 e la vittoria della maratona di Munster 2022. Poco più indietro la keniana Euliter Tanui, capace di 2:28:20 a San Sebastian 2022, e la connazionale Martha Akeno con 2:29:00 da Miami 2022. Chiudono le fila l’etiope Selam Gebre Fente e la keniana Beatrice Jepkemei.

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