ROMA (LaPresse) – Le Olimpiadi 2026 vedono in pole position la candidature di Cortina. La candidatura di Cortina e delle Dolomiti a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 “è l’unica, sincera e autentica candidatura della montagna, di luoghi nei quali le discipline sulla neve e sul ghiaccio sono nate e si praticano naturalmente. Qui le Olimpiadi verrebbero celebrate nel più grande hub degli sport invernali d’Europa“. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che oggi ha personalmente presentato a Roma, prima al sottosegretario allo Sport, Giancarlo Giorgetti, e poi al presidente del Coni, Giovanni Malagò, lo studio di fattibilità, ufficialmente già inviato ieri.
Olimpiadi 2026: Zaia avanza la candidatura di Cortina
“Cortina e le Dolomiti, patrimonio Unesco, sono riconosciute a livello mondiale come uno straordinario patrimonio paesaggistico e culturale. E sono la testimonianza più suadente della bellezza delle ‘terre alte’. Una candidatura, quindi, competitiva non solo in Italia ma anche a livello internazionale“, ha rimarcato Zaia. “Il nostro masterplan si ispira a principi di economicità e di fruizione nel tempo delle risorse messe in gioco. Sono previsti investimenti per 380 milioni di euro che porteranno negli anni a seguire benefici all’intera area per 10 miliardi di euro“.
Tradizione del luogo e capacità organizzativa fanno di Cortina la sede naturale dei Giochi invernali
La candidatura di Cortina e delle Dolomiti, ha evidenziato il governatore leghista, “è un’iniziativa che unisce Veneto e Trentino Alto Adige. Territori con una grande esperienza nell’organizzazione di questo genere di appuntamenti. E che già dispongono di team preparati che possono assicurare un risparmio in termini economici e gestionali. “Il progetto, ha aggiunto, sarà oggetto di una Valutazione ambientale strategica. E sarà assolutamente sostenibile sotto ogni punto di vista. Rispettoso dell’ambiente e in grado mettere a frutto l’abbrivio dei mondiali di sci del 2021, già assegnati a Cortina”.
La città ha ospitato i Giochi olimpici nel 1956
“Nessuna nuova struttura permanente verrà costruita ad hoc per i Giochi e ben sette discipline sportive saranno ospitate nella città olimpica. Un record per le sedi invernali dal 1998. Inoltre, si prevede che a Cortina ci si possa muovere tranquillamente a piedi tra il villaggio olimpico e gli impianti che ospiteranno le gare“. “Le strutture del villaggio olimpico di Socol saranno riutilizzate per fini di protezione civile come abitazioni di emergenza in caso di catastrofi naturali. O per altre necessità logistico operative legate a emergenze abitative“. La bandiera a cinque cerchi tornerebbe a sventolare a Cortina esattamente settant’anni dopo la celebrazione dei primi Giochi olimpici invernali italiani del 1956.