Il governo si compatta sulla Legge di Bilancio, nel Pd anche una cena diventa una baruffa

Foto Marco Alpozzi / LaPresse

ROMA – Movimento 5 Stelle e Lega lavorano senza sosta per sciogliere gli ultimi nodi legati alla Legge di Bilancio. E, all’interno del governo, l’accordo è sempre più vicino. Grande ottimismo è stato espresso dal vicepremier Luigi Di Maio: “Le scelte sulla legge di bilancio devono essere coraggiose. La mia posizione è ferma. vanno tagliati tutti gli sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose”. 

Tra Flat tax e pensioni

Soddisfatto anche Matteo Salvini. Il lavoro di mediazione del premier Giuseppe Conte e del ministro Tria sembra funzionare. E il leader della Lega si dichiara “ottimista” e spinge affinché vengano gettate le basi per la prima introduzione della Flat tax. Nei prossimi giorni il cerchio potrebbe chiudersi. E chissà che nella manovra non ci sia anche l’aumento dell’importo delle pensioni minime, invocato dal Movimento 5 Stelle.

La cena democratica viene congelata

Se il governo gialloverde si compatta sulla Legge di Bilancio, l’opposizione non riesce a organizzare neppure una cena. “Dopo 24 ore di polemiche interne e amenità varie,a partire dalla disfida delle cene, ho cancellato l’incontro. Lo spirito era quello di riprendere un dialogo tra persone che hanno lavorato insieme per il paese e aiutare il Pd. In questo contesto è inutile e dannoso”. Così Carlo Calenda ha annunciato la rinuncia all’incontro, a cena, con Matteo Renzi, Marco Minniti e Paolo Gentiloni, che era stato ‘stroncato’ dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria dem. Piove sul bagnato.

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