ROMA – “L’obiettivo è di raggiungere a regime il numero di 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale”. E’ quanto si legge nel piano del Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. “Entro la fine di giugno è previsto l’arrivo di altre 52 milioni di dosi circa”. “Ulteriori 84 milioni” di dosi di vaccino “sono previsti prima dell’autunno”.
La somministrazione dei vaccini
“Capillarizzazione della somministrazione, incrementando la platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila)”. Vaccinare almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre. Triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila.
La riserva vaccinale
“Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa”. “Si interverrà inoltre anche secondo il principio del punto di accumulo, concentrando le risorse necessarie verso aree cluster e di piccoli dimensioni in stato di particolare necessità – si legge ancora -. Il monitoraggio comprenderà anche l’analisi coordinata delle disponibilità manifestate da numerose realtà del Sistema Paese, al fine di indirizzare al meglio le risorse”.
Potenziare l’infologistica
“Potenziare l’infologistica, con l’adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l’ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna”. “A livello operativo è stato istituito un tavolo permanente per verificare quotidianamente l’andamento delle attività sul terreno. Al tavolo, coordinato dalla Struttura Commissariale, partecipano la Protezione Civile, le Regioni e le Province autonome, con l’eventuale partecipazione di altri attori istituzionali e delle associazioni”, si legge ancora.
(LaPresse)