LUSSEMBURGO – L’Italia porta il debito al 2,4% e la Commissione dell’Ue mostra segni di isteria. La bozza di manovra va oltre i paletti imposti da Bruxelles, ovvero nella direzione che sostanzialmente oltrepassa questa flessibilità.
Il monito di Junker e Dombrovskis all’Italia
“Dobbiamo applicare le regole del Patto. Ed è quello che la Commissione è pronta a fare – ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, chiarendo le parole del presidente Juncker – Juncker ha detto che dobbiamo essere rigidi ed equi ed applicare le regole del Patto. Abbiamo enfatizzato molte volte che dato che l’Italia ha il secondo debito in Ue dopo la Grecia. E anche il più alto costo per il servizio del debito nella Ue. E’ importante che si attenga a politiche di bilancio responsabili per mantenere i tassi ad un livello accettabile”, ha sottolineato Dombrovskis.
Proti alla discussione ma l’Italia rispetti i patti
“Spero che non ci sia bisogno di entrare in queste speculazioni. Ho visto molte dichiarazioni, anche contraddittorie su questo – ha detto Dombrovskis a chi gli chiedeva come replicasse a chi in Italia parla di uscita dall’euro – Sulla sostanza non ho molto di nuovo da dire oggi: discutiamo con il Governo italiano, ma i piani presentati non sembrano rispettare il Patto. E’ tutto quello che possiamo dire a questo punto – ha concluso”
Presidenza Ue Austria
“C’è la necessità di chiarire da parte dell’Italia quali siano i suoi piani di bilancio, perché c’è una discussione tra gli stati membri: ‘Eurogruppo è un Unione monetaria, siamo insieme in questa famiglia e dobbiamo risolvere insieme la situazione della stabilità – ha detto il ministro delle finanze austriaco che ha la presidenza di turno Ue dell’Ecofin Hartwig Loeger – Se ci sono regole devono essere rispettate, queste sono le aspettative che ho sentito anche da parte degli altri stati membri”.
La data del 15 ottobre
“Abbiamo regole comuni e mi aspetto che Giovanni Tria, dopo tutti i bilaterali di ieri, sia pronto a rafforzare la discussione anche a livello italiano – ha detto il ministro dell’economia austriaco e presidente di turno dell’Ecofin, Loger – Teniamo a mente che è il 15 ottobre la data in cui si può decidere in che direzione si può reagire alla manovra italiana”.