ISLAMABAD – Asia Bibi è stata assolta dall’accusa di blasfemia. Lo ha deciso la corte suprema. La donna è stata arrestata nel 2009 con l’accusa di aver offeso Maometto e l’Islam. Nel 2010 la condanna a morte, e 5 anni dopo la presentazione del ricorso all’alta Corte che ha accettato di riesaminare il caso della Bibi: pena capitale annullata e assoluzione. Le testimonianze degli accusatori della donna sono risultate contrastanti.
Disordini in città dopo il verdetto di assoluzione
Per il Pakistan, Paese dove l’Islam è la religione di Stato, si tratta di un verdetto eccezionale. Non sono mancate le polemiche e sono state messe in campo ingenti misure di sicurezza in tutta la città per evitare disordini. Infatti, le forze politiche islamiche hanno annunciato nelle scorse settimane che l’eventuale assoluzione della Bibi non sarebbe stata accolta di buon grado. Alcuni esponenti politici che si sono espressi a favore della donna sono poi stati uccisi.
Imponenti misure di sicurezza per evitare rivolte
Per ragioni di sicurezza sono state chiuse le scuole e sono stati rafforzati i controlli nelle zone della città dove vivono magistrati e diplomatici. Si temono attentati. Il governo locale ha proibito fino al 10 novembre prossimo che i cittadini possano organizzare assembramenti e ha limitato il diritto di protesta. I giudici che hanno assolto Asia Bibi sono stati colpiti da una fatwa: per la legge islamica meritano di morire.