Manovra, Mattarella scrive a Conte: il governo dialoghi con l’Europa

Il presidente della Repubblica auspica un dialogo costruttivo con l'Unione Europea

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA- “Si avvii un dialogo costruttivo con l’Unione Europea”. Esordisce così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.

Il contenuto

Una missiva che ha di fatto accompagnato la firma del disegno di legge di bilancio trasmesso alle Camere. Parole semplici, chiare, che spingono il primo ministro Conte ad una collaborazione o quantomeno ad un dialogo con l’Europa. Il tutto, però, negli interessi degli italiani, soprattutto sulla base di un discorso economico-finanziario oggi evidentemente poco sereno.

“Sulla base di quanto disposto dalla Costituzione agli articoli 81, 97 e 117 – si legge nella lettera – delle valutazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, previsto dalla legge costituzionale n. 1 del 2012, delle osservazioni e della richiesta avanzate dalla Commissione europea, è mio dovere sollecitare il Governo a sviluppare, anche nel corso dell’esame parlamentare, il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee”.

Gli obiettivi

L’obiettivo, secondo il presidente della Repubblica, è quello di dare stabilità al Paese e, soprattutto, far crescere la fiducia nel rapporto tra istituzioni e cittadini. Un rapporto che, negli ultimi anni, sembra tutt’altro che solido.

“In data odierna – ha scritto ancora Mattarella – ho autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio per il 2019, approvato dal Consiglio dei ministri il 15 ottobre 2018″.

“Nel procedere a tale adempimento desidero rivolgermi al Governo – ha proseguito – nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell’Italia”.

Il presidente vuole “una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l’Italia al riparo dall’instabilità finanziaria”.

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