Accoltella e uccide un pugile 18enne, preso

La lite fatale nelle ore della movida di Caserta. Il 18enne di Caivano arrestato ha raccontato agli investigatori di aver difeso il fratello

CASERTA – E’ stato ucciso da una sola coltellata, nella coscia. Gennaro Leone, 18 anni, di San Marco Evangelista, è morto tre ore dopo essere stato aggredito al centro di Caserta, sotto gli occhi degli amici, nella notte tra sabato e domenica. Il suo cuore ha smesso di battere per un arresto cardiocircolatorio, dovuto con tutta probabilità alla forte emorragia provocata da quell’unico fendente che gli ha reciso un’arteria. E’ morto in ospedale, mentre la notizia di quanto accaduto sembrava ancora un incubo da cui risvegliarsi per i tanti ragazzi che hanno vissuto la tragedia come increduli spettatori. Ad ucciderlo è stato Gabriel Ippolito, 19 anni ancora da compiere, di Caivano.

I fatti
Era mezzanotte. Il centro della città di Caserta era ancora affollatissimo, come ogni sera, come accade soprattutto nel fine settimana. Le strade erano piene di ragazzi giovanissimi, tutti con tanta voglia di vivere. Gli schiamazzi che in tanti dicono di aver udito nella stessa sera, in ogni parte del centro cittadino, fanno pensare che insieme al divertimento dei più, non mancavano qua e là anche le liti. In via Vico, due giovani si sono probabilmente sfiorati. Si parlava di uno spintone. Il giovane di San Marco Evangelista, secondo quanto circolato nella stessa giornata di ieri, si sarebbe difeso subito, negando le accuse che gli venivano dagli altri. La strada era piena di gente. Lo spintone, se mai c’è stato, potrebbe essere stato determinato proprio dalla folla che lasciava poco spazio a tutti. Gennaro e Gabriel Ippolito sono venuti alle mani. Gennaro, peraltro promessa del pugilato casertano, si è ritrovato così in una lite che fino a qualche istante prima era imprevedibile. Non ha fatto in tempo a reagire, perché poco dopo ha ricevuto una coltellata.

L’accoltellamento
L’aggressore di Gennaro, Gabriele Ippolito, secondo quanto riferito ai carabinieri, si è ritrovato un coltello tra le mani, che non era suo. In preda al momento, ha conficcato quell’arma in una gamba di Gennaro. E’ stato un attimo. Gennaro è caduto a terra. In una pozza di sangue. Ha perso così tanto sangue che le sue condizioni sono apparse subito gravi agli occhi dei presenti. La folla a quel punto ha iniziato a dimezzarsi. In tanti sono scappati via, mentre altri chiamavano il 118 e la polizia. Anche l’aggressore di Gennaro è scappato via, senza aspettare, senza chiedersi come stesse quel suo coetaneo che aveva appena accoltellato, ma forse senza nemmeno immaginare che da lì a poco avrebbe perso la vita.

I soccorsi
Tra la folla c’è stato chi è rimasto sul posto ed ha tentato di aiutare Gennaro Leone, parlandogli, usando parole di rassicurazione e conforto mentre si attendeva il 118. Ma il sangue che il giovane perdeva e che macchiava l’asfalto, lasciava già presagire il peggio. Le urla strazianti di molti, facevano sembrare tutto un brutto sogno. Poco dopo, le sirene dell’ambulanza sono riuscite a coprire le grida, facendo però apparire le strade cittadine ancora più irreali. Gennaro Leone è stato immobilizzato e trasportato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove ha fatto il suo ingresso già in codice rosso. Intanto, sul luogo del fatto arrivava un’auto della polizia. Le indagini sono poi state affidate ai carabinieri della compagnia di Caserta.

Il decesso
Arrivato in ospedale, Gennaro Leone è stato soccorso immediatamente. Ma la ferita alla gamba era profonda, lacerante, difficile, forse impossibile bloccare l’emorragia. Dopo tre ore e nonostante il personale medico abbia tentato l’impossibile, Gennaro è morto.

L’arresto
Le indagini messe in moto immediatamente dai carabinieri hanno permesso già nella giornata di ieri di risalire all’aggressore. Si tratta di Gabriel Ippolito, 19 anni da compiere, di Caivano.

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